DSCN3562Genova – Nonostante negli ultimi anni la crisi economica, che ha colpito duramente in particolare il settore nautico, abbia avuto evidenti ripercussioni anche sul Salone di Genova che ne è uscito drasticamente ridimensionato, soprattutto con la scorsa edizione 2014 che è stata la più “piccola” di sempre in tutti i sensi, oggi alla presentazione dell’edizione 2015 si respirava un clima di grande ottimismo.

“Il nautico resta la miglior vetrina per la nostra industria, per tradizione e conoscenza del pubblico – ha dichiarato la neo presidente di Ucina Carla Demaria –  Si possono esporre le barche e creare eventi come per altre manifestazioni è impossibile fare. Quindi il prossimo Salone di Genova sarà del rilancio perchè il mercato ci aiuterà. Non corre alcun rischio”.

La prossima edizione del 55° Salone Nautico di Genova, che sarà anticipata alla manifestazione del Padiglione Italia di Expo 2015, si terrà dal 30 settembre al 5 ottobre 2015, sempre presso gli spazi della Fiera del Mare, nel quartiere della Foce.

Confermata la presenza della vela, nel cuore del salone, in Marina 1 e nel Piazzale, con un potenziamento della vela sportiva, e un’area esclusiva per i catamarani. Sotto la grande tensostruttura, il Teatro del Mare sarà il luogo di incontro per eventi. E’ già stata confermata la collaborazione con European Boat of the Year, premio che coinvolge tutte le riviste europee di settore. Inoltre nell’ottica della ‘Sea Experience’, volta a diffondere la passione per il mare, il salone dedicherà sempre più spazio per le prove pratiche.

Nella nuova Grande Darsena, dedicata alle imbarcazioni con motori entrobordo, un nuovo disegno dei pontili offrirà al visitatore un percorso circolare galleggiante tra i gioielli del mare. A concludere, nella zona superiore del padiglione B, il mondo degli accessori e componenti che da quest’anno si integrano al mondo del motori marini e sistemi di controllo della potenza.

Infine, accanto a questi settori “storici” ci sarà anche una grande spinta verso il turismo nautico, il charter quale primo avvicinamento al mondo del mare, la pesca sportiva, che in Italia conta 1.300.000 praticanti di cui l’87% in acqua salata, e alla subacquea.