sandro ruotoloRoma – Sul web la solidarietà nei confronti del giornalista di Servizio Pubblico Sandro Ruotolo, da oggi sotto scorta dopo le minacce di morte ricevute dalla Camorra è già contagiosa, con l’hashtag “stoconsandro” divenuto in poche ore il più popolare su Twitter. Così come la pagina creata su Facebook “Sandro Ruotolo non è solo” conta già 15.478 ‘mi piace’.

E’ stato lo stesso programma trasmesso su La7 ad annunciare la notizia, dopo la decisione presa dal Prefetto di Roma Franco Gabrielli, in attesa della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

Le minacce di morte al giornalista televisivo sono arrivate direttamente dal capo del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, che, intercettato in carcere, ha detto: “‘O vogl’ squartat’ viv'” (“Lo voglio squartare vivo”). Il motivo sarebbe un reportage di Servizio Pubblico sulla Terra dei Fuochi, recentemente andato in onda su La7, che conteneva un’intervista realizzata proprio da Ruotolo a Carmine Schiavone. “Ci sono tracce recenti di rapporti tra Zagaria, quando era latitante, e i servizi segreti. Ma parliamo degli anni Duemila”, dichiara il giornalista in uno dei passaggi. “Non ti posso dire più niente. Lo saprai al momento opportuno”, è la risposta di Schiavone, pentito del clan, deceduto nel febbraio scorso.