Roma – E’ stato interrogato e fermato dalla Polizia oggi pomeriggio il 30enne romano a carico del quale, secondo le forze dell’ordine, sarebbero stati raccolti pesanti indizi sulla possibilità che si tratti dell’uomo che venerdì scorso ha picchiato, rapinato e infine violentato una tassista 43enne della Capitale.

L’indagine è stata affidata al procuratore Maria Monteleone e al sostituto Eugenio Albamonte. Al momento i reati ipotizzati, nell’indagine già aperta contro ignoti, sono quelli di violenza sessuale, rapina e lesioni. Ieri la Questura aveva diramato l’identikit dell’ aggressore: italiano, con un forte accento romano, età tra i 25 e i 30 anni, magro, alto tra 1,65 e 1,70, capelli corti scuri e mossi, occhi piccoli scuri, labbra sottili e carnagione chiara.

Alle 7 di mattina di venerdì scorso 8 maggio l’uomo è salito a bordo di un taxi, guidato da una donna, in via Aurelia, nella Capitale. Poi si è fatto accompagnare in viale Pescina Gagliarda, una strada sterrata e isolata nei pressi di Ponte Galeria, e qui da semplice passeggero di un’auto pubblica si è trasformato in un mostro. Prima ha picchiato selvaggiamente la tassista prendendola a pugni in faccia, poi l’ha rapinata facendosi consegnare tutto il denaro guadagnato con le corse, e infine l’ha costretta con la minaccia di un coltello puntato alla gola a praticargli del sesso orale, per poi fuggire a piedi per la campagna.

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