Il problema è però che molti di loro, essendo senza documenti, non riuscirebbero a partire, oltre al fatto che Berlino ha sospeso temporaneamente il trattato di Schengen fino al 15 giugno per il G7. Così a centinaia di profughi non resta altro da fare che aspettare a Largo Mazzoni, via Pietro l’Eremita e via Cupa, dove c’è un centro di accoglienza. La Croce Rossa Italiana, con un medico, infermieri e mediatori culturali, e un camper ormai fisso, provvede a dare loro i pasti e li assiste da un punto di vista sanitario, mentre alcuni passanti lasciano bottiglie d’acqua, cibo e offerte in denaro.
Ma se da una parte c’è solidarietà, dall’altra non mancano naturalmente proteste e tensioni. Oggi all’arrivo della polizia in largo Mazzoni si è scatenato un fuggi fuggi generale, mentre 18 eritrei sono stati identificati e portati all’ufficio immigrazione dalle forze dell’ordine. Tutti gli altri, che al momento dell’arrivo delle volanti erano un centinaio, si sono però dileguati. Gli eritrei, che hanno opposto una vivace resistenza ai poliziotti, sarebbero richiedenti asilo la cui posizione è al vaglio della Polizia.