Atene – I negoziati sulla Grecia sono falliti, le trattative sulla proroga del piano di salvataggio interrotte. “Il programma di aiuti alla Grecia finirà martedì sera”: per Atene una sentenza di condanna dall’Eurogruppo. La svolta drammatica dopo il rifiuto, da parte dei creditori e dei 19 ministri economici e finanziari, di prorogare i termini di scadenza del debito. A Tsipras non è stata perdonata la decisione di indire un referendum il prossimo 5 luglio. Una mossa che è stata considerata come un segnale di rottura unilaterale del negoziato. Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, punta l’indice contro Atene: “La decisione di abbandonare il tavolo è stata presa dalla Grecia, ed è arrivata nel momento sbagliato. La parte ellenica ha deciso di interpellare il popolo greco dando un’indicazione negativa di voto”.

La risposta di Alexis Tsipras è arrivata attraverso un solenne messaggio alla nazione:

“Amici greci, dopo cinque mesi di dure contrattazioni, i nostri partner hanno chiesto al governo greco di accettare una proposta che accumula un nuovo insostenibile peso sul popolo ellenico e colpisce profondamente le possibilità di recupero dell’economia e della società greche.

La proposta delle istituzioni include: misure per un’ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, ulteriori riduzioni nel salario minimo del settore pubblico e incremento dell’IVA su cibo, ristorazione e turismo, eliminando inoltre le agevolazioni fiscali per le isole greche.

Queste proposte violano direttamente fondamentali diritti europei, mostrano che riguardo a lavoro, uguaglianza e dignità, lo scopo di alcuni partners e istituzioni non è il raggiungimento di un buon accordo per tutte le parti, ma l’umiliazione dell’intero popolo greco. Al ricatto dell’ultimatum che ci chiede di accettare una severa e degradante austerità senza fine e senza prospettive di ripresa economica, vi chiedo di rispondere in maniera sovrana e orgogliosa, come la nostra storia ci chiede. Ad una austerità autoritaria e violenta, risponderemo con la democrazia, con calma e decisione. La Grecia, il luogo di nascita della democrazia, manderà una forte e sonora risposta all’Europa e al mondo”.

Fabio Tiraboschi