Aereo russo precipitato in Egitto
Aereo russo precipitato in Egitto

Mosca – I corpi di oltre 140 delle 224 vittime dell’aereo esploso in volo sui cieli dell’Egitto, nella penisola del Sinai hanno raggiunto la capitale russa dove verranno consegnati ai familiari per le cerimonie funebri.
Un aereo da trasporto dell’aviazione militare russa ha riportato in patria il primo contingente di vittime del disastro aereo ancora avvolto nel mistero.
Intanto proseguono le ricerche dei corpi non ancora trovati tra i rottami dell’aereo dell’Airbus A321-200 della compagnia Kogalymavia.
Ancora aperte tutte le ipotesi per spiegare quanto avvenuto in Egitto sabato scorso quando il velivolo ha improvvisamente perso i contatti con la torre di controllo ed è precipitato.
Più probabile il guasto a bordo ma non viene esclusa l’ipotesi di un’esplosione a bordo anche se sembra poco credibile che il velivolo sia stato abbattuto da un missile lanciato da terra dai terroristi dell’Isis che hanno rivendicato il disastro.
L’aereo viaggiava ad un’altitudine tale da rendere necessario l’uso di batterie missilistiche caricate su enormi camion e che, certamente, non passerebbero inosservate neppure nell’area desertica del Sinai.
L’aereo era decollato dall’aeroporto di Sharm l Sheick ed era diretto a San Pietroburgo. Il turismo russo è tra i più importanti per l’economia dell’Egitto.