Ronde contro i furti a Marassi
Ronde contro i furti a Marassi

Genova – Furti in abitazione in costante aumento, assalti ai negozi con la tecnica della vetrina spaccata e i cittadini di Marassi pronti ad organizzare ronde per rendere più sicure le strade del quartiere.
Aumenta la sensazione di insicurezza nel quartiere della ValBisagno dove le pagine Facebook dedicate alla delegazione, riportano segnalazioni continue di furti e tentati furti da parte di una vera e propria banda di ladri.
Le segnalazioni arrivano sia dalla zona di Marassi Alta (Biscione, via Robino) che dalla zona intorno allo stadio.
Ignoti personaggi visitano le zone da colpire alcuni giorni prima per accertare eventuali “pericoli” e poi si presentano alle ore più diverse per cercare di assaltare gli appartamenti.
In più occasioni i tentativi di furto sono stati sventati dalla presenza in casa dei legittimi proprietari.
Le molte segnalazioni fatte non hanno portato ad un evidente rafforzamento dei controlli e così i cittadini hanno deciso di passare all’azione.
I ladri non si occupano solo di abitazioni ma, a leggere sulle pagine del social network, anche di negozi che vengono depredati con la tecnica del lancio del tombino.
I malviventi prelevano grossi tombini di ghisa e poi lo scagliano contro le vetrine dei negozi per poi entrare e rubare velocemente tutto quello che riescono ad arraffare.
La fuga è precipitosa ed il bottino, in genere, è misero. Per il commerciante, invece, il danno principale è rappresentato dalla vetrina infranta.
Questa impennata di episodi criminosi denunciata su Facebook sta mobilitando una parte di residenti decisi a farsi giustizia organizzando ronde che dovrebbero sorvegliare le vie del quartiere.
Gli appelli ad organizzare i gruppi di cittadini si ripetono praticamente ogni giorno e qualche riunione è già stata organizzata.
Non è chiaro come i residenti intendano muoversi ma è certo che la pazienza è ormai al lumicino e visto che le forze dell’ordine non riescono a garantire la dovuta sicurezza, i residenti di Marassi stanno pensando sempre più seriamente di costituire le cosiddette “ronde”: gruppi di uomini e donne decisi ad offrire il loro tempo alla collettività per sorvegliare il quartiere.
Le modalità non sono note ma difficilmente si tratta di “voglia di menare le mani”. Più facile che i cittadini girino in orario notturno, armati di torce e di telefono cellulare e che siano pronti a segnalare alle forze dell’ordine ogni movimento sospetto.