Fuochi artificiali a Genova
Fuochi artificiali a Genova

Capodanno con polemiche sui divieti per i “botti” ma a Genova, a cavallo della mezzanotte, sembrava di essere al fronte. I genovesi non hanno raccolto la proposta di festeggiare il Capodanno senza fuochi artificiali e già prima dell’arrivo del Nuovo Anno, sui cielo del capoluogo ligure volava veramente di tutto.
Dai bengala ai razzi di segnalazione per le emergenze nautiche, nella zona della Valbisagno e di Castelletto, sembrava di essere in mare durante un naufragio.
Vicoli presi d’assalto con miccette e raudi e alture di Marassi con veri e propri fuochi artificiali degni delle feste patronali.
Con buona pace degli amanti degli animali, i genovesi hanno rispedito al mittente gli inviti alla moderazione e hanno letteralmente dato fuoco alle polveri.
Del resto i fuochi artificiali, come ogni anno, si vendevano tranquillamente e lo stesso Comune di Genova ha offerto gli spazi per le affissioni ad una nota azienda genovese, specializzata proprio nella vendita dei fuochi artificiali.
Ci sarebbe stato, insomma, uno scambio tra spazi pubblicitari e servizi offerti al Comune per uno spettacolo pirotecnico.
Nessun vigile a controllare nei celebri vicoli del Centro Storico ma, soprattutto, ben pochi in circolazione a Capodanno per multare gli eventuali “indisciplinati”.
L’ennesimo divieto “all’italiana” che ha un unico aspetto positivo: anche quest’anno il numero dei feriti è in calo.
Segno che il buon senso, più che i divieti, ha potuto evitare inutili spargimenti di sangue.

1 commento

  1. Perchà© erano vietati i botti? Sembrava si fosse scatenata una guerra, erano bombe. Gentilmente finitela di prenderci per il sedere !!!!! Nessun controllo ne ammonizioni. Grazie sindaco. P.S. Nella mia zona la musica inizia i primi di Dicembre e finisce alla fine di Gennaio .