Edoardo Rixi, assessore regionale allo Sviluppo Economico
Edoardo Rixi, assessore regionale allo Sviluppo Economico

Genova – Approvato il “Piano Attuativo 2016” per le iniziative finalizzate all’internazionalizzazione delle imprese liguri.
L’approvazione, avvenuta in Giunta regionale nella giornata di lunedì scorso (28 dicembre 2015, ndr), è stata l’ultimo passaggio della discussione incentrata su quella che è stata una proposta dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi. Il Piano attuativo mirerà a promuovere, per un importo complessivo di circa 600mila euro, i settori dell’agroalimentare, del florovivaismo, dell’artigianato, dell’alta tecnologia, dell’economia del mare e, infine, quello delle missioni internazionali. “Vogliamo valorizzare le produzioni liguri di eccellenza che puntano sull’innovazione e sulla promozione della qualità del nostro territorio” – ha dichiarato l’assessore Rixi – ” e dobbiamo farlo per rilanciare l’intero sistema economico e produttivo ligure, ampliando le quote di mercato delle nostre imprese.

“Abbiamo già avviato molti contatti con i rappresentanti istituzionali di vari Paesi esteri per creare vere occasioni di incontro per le nostre imprese” – ha poi aggiunto ancora l’assessore Rixi, concludendo che “sicuramente si punta a saldare anche il rapporto con la Federazione Russa, sulle cui potenzialità di mercato si ha molta fiducia in virtù del forte interesse che la federazione nutre verso la Liguria e i prodotti che vi si producono”.

Per promuovere le imprese liguri, si è previsto di organizzare persino delle visite all’interno delle aziende liguri per far conoscere agli operatori esteri la filiera della produzione.

Il nuovo “piano di internazionalizzazione”, affidato a “Liguria International” per quanto riguarda l’ambito organizzativo, si propone anche di promuovere l’economia del mare, “che rappresenta” – stando ai dati dichiarati dall’assessore Rixi –  “quasi il 9% dell’economia regionale, dando lavoro a circa il 13% dei liguri”.

“La Liguria è la prima regione per incidenza sull’export dell’attività legata ai porti” – ha poi voluto sottolineare in chiusura l’assessore allo Sviluppo Economico – “e ci sono ancora margini di miglioramento, che ci obbligano a sfruttare al meglio le potenzialità delle professioni legate al mare promuovendo azioni di sviluppo dei collegamenti internazionali ed eliminando rigidità e inefficienze”.