Canone Rai in bolletta dal 2016
Canone Rai in bolletta dal 2016

Roma – Una sanzione sino a 5000 euro per chi non ha mai pagato il Canone Rai senza fare opposizione ed ora accetta il pagamento nella bolletta dell’elettricità. E’ quanto temono alcune associazioni dei Consumatori che stanno mantenendo la massima attenzione sulla novità introdotta dal Governo Renzi in merito al pagamento del Canone Rai.
Secondo alcune “interpretazioni” infatti, il pagamento con la bolletta della luce elettrica, nasconderebbe alcuni “rischi” per quanti non hanno mai pagato, sino ad ora, il Canone Rai e non hanno mai presentato opposizione – sostenendo ad esempio di non avere il televisore in casa.
Il pericolo, infatti, è che il pagamento della rata di gennaio 2016 venga considerata dal Fisco quale ammissione di omesso pagamento per gli anni precedenti.
Di qui il pericolo che gli enti preposti possano attivare una serie di verifiche e di controlli per poi far scattare le sanzioni andando a ritroso sino a ben 10 anni fa, sino a quando, cioè, è possibile risalire ufficialmente senza che sia intervenuta la prescrizione.
Calcolando l’importo del Canone Rai per 10 anni più le sanzioni accessorie, è facile che chi non ha mai pagato il canone venga chiamato a corrispondere somme vicine ai 5mila euro.
Una vera mazzata per quegli italiani che, volendo fare i furbi, non hanno saldato i loro conti con il Fisco e neppure hanno risposto alle lettere inviate dalla Rai per segnalare una presunta situazione di irregolarità.
Solo chi ha risposto sostenendo di non avere il televisore o che lo stesso è intestato ad altra persona, potrà dormire sonni tranquilli. Gli altri potrebbero salvarsi solo potendo dimostrare, scontrino alla mano, di aver comprato il televisore solo a gennaio 2016 e c’è chi sostiene che neppure in questo caso il Fisco si fermerebbe, potendo sostenere che il televisore sia stato “sostituito” con uno nuovo ma che l’apparecchio fosse presente in casa anche prima.
Al momento si tratta solo di preoccupazioni ma le associazioni dei Consumatori sono in pre allarme già da qualche settimana e temono che l’introduzione del nuovo sistema di pagamento porterà una valanga di problemi e di ricorsi.