Regione Liguria, no a "numero chiuso" alle Cinque Terre
Regione Liguria, no a “numero chiuso” alle Cinque Terre

Genova – Ha raccolto già diversi pareri e diverse critiche la presunta proposta di rendere le Cinque Terre un patrimonio turistico a “numero chiuso”.
Ad intervenire è stato lo stesso governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, che ha assunto un posizione in netto contrasto con la proposta del “numero chiuso”.
“Le 5Terre devono essere una grande risorsa turistica dell’Italia” – ha spiegato Toti – “e perciò servono investimenti, riorganizzazioni adatte, forniture di servizi adeguati, come ad esempio il nuovo trasporto ferroviario in funzione di metropolitana di superficie, ed è necessario riqualificare l’offerta turistica”.

Serve uno sforzo pubblico e privato per fare di questi luoghi una grande attrazione internazionale” – sottolinea ancora il governatore della Regione Liguria – “e proporre il numero chiuso in un paese che deve campare di turismo è un controsenso e un modo per sottrarsi dalle proprie responsabilità”.

Il parere della Regione è dunque apertamente contrario a questa proposta, che potrebbe minare il futuro di un territorio che vanta ancora un potenziale turistico notevole in tutto il mondo.

Per questo motivo, il governatore Toti ha poi proseguito dicendo che “la Regione si metterà al lavoro per incrementare la qualità delle presenze turistiche in un’ottica di “sistema” che includa anche un commissario per il ripristino totale della via dell’Amore (parzialmente riaperta nell’aprile 2015, ndr), la riqualificazione di gran parte del territorio, un progetto speciale per l’isola di Palmaria, che il 14 marzo verrà finalmente restituita al comune di Porto Venere, e grandi investimenti sul Porto di Spezia per incentivarlo come “terminal” crociere”.

Ad intervenire è stato anche l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino il quale, nel ribadire la propria contrarietà all’ipotesi di una “limitazione” degli afflussi turistici alle Cinque Terre, ha poi sottolineato come “la posizione della Regione sia chiara e debba essere difesa con forza affinché non risulti compromessa irrimediabilmente la prossima stagione turistica del Levante ligure, e non solo”.