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Alcol, sempre più giovani bevono fuori pasto

Roma – Una relazione del Ministero della Salute sul consumo di alcolici in Italia basata su dati Istat ha rivelato un leggero calo del numero di bevitori giornalieri tra il 2013 e il 2014 (dal 22,7% al 22,1% della popolazione italiana). La stessa relazione evidenzia però un preoccupante aumento del cosiddetto “Binge drinking”, ovvero del consumo di alcolici fuori pasto. Si tratta di un fenomeno che interessa soprattutto i giovani. Tra il 2013 e il 2014 la percentuale di cittadini che lo praticano è passata dal 25,8 al 26,9%. Le percentuali più alte si trovano nella fascia di età tra i 18 e i 24 anni, ma il Binge drinking è praticato anche dal 7,4% dei ragazzi e il 4,6% delle ragazze tra i 15 e i 17 anni di età. Sono soprattutto i dati sui giovanissimi a preoccupare. I ragazzi cominciano a bere sempre più presto, ormai a partire dagli 11 anni, e alcolici sostanzialmente di tutti i tipi. Se nel 2014 vino e birra sono rimasti sui primi 2 gradini del podio, anche il consumo di superalcolici è in costante crescita. Secondo le statistiche, sono più di 3 milioni i bevitori che hanno superato i 65 anni di età, la fascia a più alto rischio di contrarre malattie dovute agli alcolici. Secondo una relazione parlamentare, il 10% degli uomini e il 2,5% delle donne ha dichiarato di aver consumato più di 6 bicchieri di alcolici in almeno un’unica occasione negli ultimi 12 mesi. Dal 2014 si stima che circa 3,3 milioni di italiani abbiano quest’abitudine, e di questi il 22,1% beve quotidianamente (il 33,8% dei maschi e l’11,1 delle femmine).