L'infermiera somministrava eparina alle sue vittime
L’infermiera somministrava eparina alle sue vittime

Piombino (Livorno) – Fausta Bonino, l’infermiera di Piombino di 53 anni in carcere dallo scorso 31 marzo, è tornata in libertà.

Il Tribunale del Riesame di Firenze, infatti, ha deciso di annullare l’ordinanza di arresto per cui la donna ha lasciato l’istituto don Bosco di Pisa.

La donna era finita in carcere perché accusata di aver provocato la morte di 13 pazienti ricoverati nel reparto di rianimazione dell’ospedale, morti provocate con la somministrazione di Eparina.

A far ricorso al tribunale del riesame ottenendo la scarcerazione, è stato il difensore della donna, l’avvocato Cesarina Barghini, dopo che, lo scorso 4 aprile, il gip del Tribunale di Livorno Antonio Pirato aveva respinto la richiesta di scarcerazione o, in seconda battuta, dei domiciliari. Una volta uscita dall’istituto, è stat la stessa Bonino a telefonare al marito, Renato Di Biagio, chiedendogli di andarla a prendere.

L’avvocato Barghini ha spiegato di non essere ancora a conoscenza dei termini della decisione del Tribunale del Riesame che ancora non ha notificato nulla. La Barghini ha continuato dicendosi soddisfatta soprattutto perché, con la scarcerazione, per la sua assistita sarà più facile affrontare la causa che la aspetta.