Petrolio nell'acqua dei torrenti a Genova
Petrolio nell’acqua dei torrenti a Genova

Genova – Controlli aerei per il mare della Liguria dopo il cedimento della diga anti marea nera nel Polcevera. Una ricognizione della Guardia Costiera ha rivelato che la situazione è migliorata rispetto alle preoccupazioni delle prime ore.
L’osservazione visiva ha evidenziato tre piccole chiazze al largo del tratto litoraneo tra Arenzano e Cogoleto, in provincia di Genova, delle dimensioni di circa 600 metri ciascuna per non più di 100 metri di larghezza. La consistenza di queste tre chiazze è sempre a livello di iridescenza ma presentano alcuni punti di sostanza oleosa più consistente. Su questa chiazza interverrà il mezzo d’altura della Castalia che già sta operando nel ponente Genovese.

Altre tre chiazze sono state rilevate una 8 miglia al largo di Savona e due a circa 4 miglia al largo Imperia. Si presentano con una lunghezza di circa 2/3 miglia ciascuna e di poche decine di metri di larghezza, ed in ogni caso si tratta di leggera iridescenza in via di dissolvimento. In prossimità delle spiagge di Savona e Albissola gli uomini della locale Capitaneria hanno, inoltre rilevato, stamane la presenza di piccole macchie di prodotto, ma si tratta certamente di limitati effetti derivanti dalle iridescenze presenti ieri al largo di quel tratto di costa.

La situazione resta sotto stretto controllo sul ponente genovese e negli specchi acquei portuali, dove le chiazze di sostanza si presentano più vive, in quanto alimentate dalla corrente del Polcevera, leggermente aumentata a causa delle piogge.

Qui, oltre ai 50 autospurgo che operano lungo il corso del Torrente, il presidio di contenimento e bonifica costituito dai mezzi navali costieri e da quelli d’altura, nonché dalle barriere di confinamento continua ad operare con intensità, in modo da giungere in tempi brevi ad una definitiva soluzione dell’emergenza