Relitto al largo di Bogliasco
Relitto al largo di Bogliasco

Bogliasco (Genova) – Un relitto di epoca seicentesca con ancore e un cannone. Il ritrovamento è stato fatto al largo di Bogliasco, ad una profondità di circa 30 metri e dunque raggiungibili con normali immersioni subacquee degli appassionati del settore.  Si tratta di due grandi ancore in ferro forgiato (lunghezza totale 2,80 m), incagliate nel gradone roccioso e di un cannone in ferro con culatta sferica: la lunghezza totale (2,60 m) ed il calibro (10 cm) permettono di identificare il pezzo di artiglieria con una mezza colubrina. Tutti i reperti, pur se non ancora databili con certezza storica, dovrebbero risalire agli inizi del XVII secolo, in attesa di ulteriori approfondimenti e in relazione alla diffusione dell’artiglieria ad avancarica in ferro colato, che diviene piuttosto comune proprio a partire da quell’epoca storica.
Questa mattina, alle 11.00 nella sala 7 maggio della Capitaneria di porto di Genova, sarà firmato un Regolamento che disciplina le autorizzazioni alle immersioni ricreative sul relitto. Diving e centri di immersione potranno insomma accompagnare i loro clienti sul relitto a patto che vengano rigorosamente rispettate alcune regole di comportamento.
A firmare l’accordo l’ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante della Guardia Costiera ligure e da Vincenzo Tinè, Soprintendente per i Beni archeologici della Liguria,
Dopo la loro scoperta, avvenuta nel 2014 a seguito di una segnalazione da parte della Procura di Genova, il sito è stato oggetto di una preliminare campagna di rilevamento da parte del Servizio Tecnico di Archeologia Subacquea della Soprintendenza Archeologia della Liguria, in collaborazione con il nucleo sommozzatori della Polizia di Stato di La Spezia. La firma del Regolamento di disciplina della fruibilità di quei reperti, sarà altresì, occasione per ricordare il compianto Ispettore dello stesso Nucleo Sub della P.S. Rosario Sanarico, scomparso recentemente in servizio a Padova , che ha coordinato in occasione del rinvenimento le operazioni di ricerca subacquee.
Alla Conferenza Stampa che seguirà la firma del Regolamento sarà presente il neo Sindaco di Bogliasco Gianluigi Brisca, che ha già manifestato l’entusiasmo della nuova amministrazione comunale per l’importante iniziativa, capace di rendere ancora più attrattivo il suo comune.
Il Regolamento di disciplina del sito di Bogliasco si inserisce in una progetto più ampio che vede una stretta collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia e la Direzione Marittima della Liguria, unitamente alle Amministrazioni locali, volta alla tutela e alla valorizzazione del grande patrimonio archeologico subacqueo della Liguria.
Iniziata e codificata nel 2014 sui fondali ed i relitti romani di Albenga, la procedura di apertura alla subacquea ricreativa dei siti di interesse archeologico si sta gradualmente diffondendo sull’intero territorio regionale (Bogliasco, Portofino, S. Stefano al Mare e Lerici).