presentazione Festival di Borgio Verezzi
presentazione Festival di Borgio Verezzi

Borgio Verezzi –  “In questa 50esima edizione – ha sottolineato l’assessore alla Cultura di Regione Liguria, Ilaria Cavo – il Festival di Borgio Verezzi ha saputo fare sinergia, unire le forze e fare rete, recependo nostri stimoli e rispondendo alle nostre richieste. Per questo, è uno dei grandi eventi che Regione Liguria ha deciso di sostenere”. Lo ha affermato l’assessore alla Cultura di Regione Liguria durante la presentazione, questa mattina nella Sala della Trasparenza di Piazza De Ferrari, della 50esima edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi, dal 30 giugno al 21 agosto.

In cartellone 11 debutti nazionali per un totale di 25 serate “che dimostrano – ha aggiunto l’assessore Cavo – quanto Borgio Verezzi sia un’eccellenza, caratterizzata dalla suggestiva cornice in cui si realizzano gli spettacoli, da quest’anno anche nelle grotte. Grazie al dialogo stimolato da Regione Liguria tra il Teatro Stabile di Genova e il Festival, tra le novità di quest’anno c’è la coproduzione de “I manezzi per majà na figgia”, nel 50esimo anniversario della scomparsa di Gilberto Govi: uno spettacolo perfettamente in linea con la scelta di Regione Liguria di ricordare il grande comico genovese con l’omaggio in piazza realizzato dai professionisti Tullio Solenghi e Maurizio Lastrico ad aprile e di spingere sempre più verso una ‘regionalizzazione’ del Teatro Stabile. Questo spettacolo a Borgio Verezzi è un segnale importante di continuità, in attesa della serata che Regione Liguria regalerà alla città il 21 novembre per festeggiare Govi, proprio al Teatro Stabile. Sempre a Govi è dedicato anche il concorso grafico per ragazzi (che dovranno confezionare la locandina migliore su Govi), fondamentale per trasmettere alle nuove generazioni il valore e la portata di questa straordinaria figura. Altra aspetto di rilievo di questa 50esima edizione – ha sottolineato l’assessore Cavo – è lo spettacolo “Padiglione 40”, messo in scena dai detenuti del carcere di Marassi: un esempio di come si può fare integrazione attraverso la cultura, pienamente in linea con il prossimo bando sull’inclusione sociale di Regione Liguria in cui saranno valorizzati gli aspetti culturali come elemento di inclusione. Per me – ha concluso – questi sono i punti salienti su cui costruire un percorso comune anche per gli anni a venire”.
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