Nella foto, uno dei cassonetti blindati col lucchetto in Piazza Matteotti
Nella foto, uno dei cassonetti blindati col lucchetto in Piazza Matteotti

Genova – E’ giunto già al terzo giorno il XXVI Congresso Eucaristico e non mancano le polemiche intorno alle ingenti misure adottate per garantire la sicurezza delle migliaia di fedeli giunti nel capoluogo ligure per partecipare al programma del congresso.
L’ultima mossa, mirata evidentemente ad assicurare la sicurezza della collettività e scongiurare il pericolo di possibili ordigni dopo il falso allarme bomba che ha interessato ieri Piazza Caricamento, è stata quella di blindare i bidoni della spazzatura intorno a Piazza Matteotti e lungo via San Lorenzo e zone limitrofe. Una scelta che non è passata inosservata agli occhi di chi ha deciso di passare un venerdì sera in compagnia nel centro storico di Genova.

In molti infatti si sono trovati costretti a spostarsi per trovare il primo bidone dove poter buttare la propria spazzatura. E sono stati molti quelli che hanno trovato nel gettare a terra i rifiuti la soluzione più rapida al problema. Un problema che affligge il centro storico di Genova da sempre e che si caratterizza per essere la normale routine del dopo-movida, risultando ancora più accentuato a fronte della decisione di blindare decine di cassonetti.

La situazione dovrebbe rimanere invariata almeno sino a domenica, giorno in cui si concluderanno gli appuntamenti del congresso eucaristico, con la giornata di oggi che in materia di limitazioni dovrebbe risultare la più problematica per i cittadini genovesi (clicca qui per informazioni sulle limitazioni).