Simone Regazzoni
Simone Regazzoni

Genova – Un tandem con Luca Borzani per vincere la poltrona di sindaco alle prossime elezioni amministrative.
La proposta ufficiale è stata lanciata questa mattina da Simone Regazzoni, autocandidato alle Primarie del Partito Democratico.
In una nota diffusa questa mattina con grande enfasi mediatica (e in anticipo sul previsto), Regazzoni chiarisce la sua proposta e getta ancora più tensione nel dibattito politico locale dove, solo pochi giorni fa, Luca Borzani sembrava “sfilarsi” dalla corsa con una lettera che altri attenti osservatori – tra i quali lo stesso Regazzoni – hanno interpretato solo come un voler dettare “tempi e modi” della propria candidatura.
Forse al solo scopo di “stanare la volpe”, Regazzoni ribatte con una proposta choc che costringerà il PD a prendere una posizione netta per il futuro: con o contro di lui.

la nota di Simone Regazzoni: “Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente” diceva Mao. Ma eccellente per cosa? Per iniziare davvero a fare politica e prendere decisioni. Il tempo per le scene in stile ‘Ecce Bombo’, “mi si nota di più se dico che non mi candido e resto di profilo alla finestra o….”, è esaurito.
Doria, a breve, dichiarerà che non si ricandida. A quel punto alcune forze sociali manifesteranno il loro appoggio a Borzani, e qualcuno tra i soliti noti indicherà Borzani come candidato in grado di riunire il centrosinistra, pensando che in questo modo la retorica della mobilitazione civica sia appagata. Io dico chiaramente alla generazione dei Doria, dei Borzani e del gruppo dirigente del Pd genovese: evitiamo questi balletti. Evitiamo la farsa del “prima il programma”, mentre i caminetti decidono il nome. I cittadini non devono essere presi in giro. Ne va della credibilità stessa della politica. Ne va della possibilità di non lasciare Genova in mano al populismo della destra o dei 5Stelle.
Io penso che Luca Borzani sia un’importante risorsa per Genova. Lo ha dimostrato nei dieci anni in cui è stato assessore del Comune di Genova, dal 1997 al 2007, e poi Presidente della Fondazione Cultura. Ma penso anche che non sia la persona adatta per sfidare, nel 2017, i candidati che metteranno in campo la destra e i 5Stelle. Perché Borzani non parla a tutta la città. Perché Borzani non interpreta l’esigenza di innovazione che i Genovesi esprimono. Perché ricompattare a sinistra evocando “pensieri lunghi” e “rammendo sociale” non è sufficiente, nel 2017, per vincere.
Borzani è una risorsa. Ma non è il candidato giusto per vincere. E noi, queste elezioni, dobbiamo vincerle. Con buona pace di chi come Zagrebelsky, che sabato era ospite proprio a Palazzo Ducale, pensa che in democrazia “vittoria” sia una brutta parola.
Che fare? Ecco la proposta. Un patto generazionale per la vittoria, un patto tra due tradizioni della sinistra. Con me candidato Sindaco e Luca Borzani vicesindaco abbiamo un’opportunità concreta di vincere le elezioni del 2017 e dare un futuro alla nostra città.