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Genova – Raddoppiato il numero degli studenti liguri che ha partecipato in un anno al corso di primo soccorso. Sono stati 13 mila i bambini e i ragazzi di 98 scuole – 130 classi primarie, 178 secondarie di primo grado e 300 secondarie di secondo grado – che nell’anno scolastico 2015-2016 hanno partecipato ai corsi di primo soccorso.
“I numeri, pressoché raddoppiati rispetto al precedente anno scolastico, dimostrano il successo dell’iniziativa, utile alla promozione di buone pratiche nella prevenzione anche tra i più giovani” ha commentato la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale, la cui delibera anche per l’anno scolastico 2016-2017 del progetto è stata oggi approvata dalla Giunta regionale.
Il progetto “Primo soccorso a scuola. A scuola di Primo soccorso” è realizzato, a titolo gratuito, in collaborazione con 118 Liguria, 118 Tigullio, Asl 3 Genovese, Anpas, Cri, E.O. Ospedali Galliera, IRC Centro di Formazione New Life di Rapallo, Irccs San Martino-IST, Irccs Gaslini, Pediatri di Libera Scelta Liguri.
“L’obiettivo del progetto – spiega la vicepresidente Viale – è coinvolgere bambini, ragazzi e insegnanti nell’acquisizione di conoscenze e competenze ad esempio su come funziona un Pronto soccorso, la rete dell’emergenza, come e quando chiamare correttamente il 118. Stiamo lavorando anche per ampliare l’iniziativa a tutto il territorio ligure attraverso il coinvolgimento delle Asl ed, eventualmente, degli operatori di altri enti del servizio sanitario. Educare i più giovani a un corretto accesso al sistema dell’emergenza – conclude – è senza dubbio un primo passo per evitare in futuro che ci sia un numero di codici bianchi di difficile gestione”.

Sempre nell’ambito dell’educazione sanitaria, è stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta della vicepresidente Viale, l’inserimento di progetti scolastici dedicati alla salute in particolare nella prevenzione delle allergie alimentari, all’interno dei piani dell’offerta formativa. Le azioni, che saranno presentate all’Ufficio scolastico regionale, saranno realizzate dalle Asl e dagli altri soggetti interessati e fanno parte del Piano regionale della prevenzione.