Palazzo di Giustizia di Genova
Palazzo di Giustizia di Genova

Genova – Anche L’Altra Liguria si unisce a L’Altra Campomorone, Rifondazione Comunista e ed al gruppo consiliare della Federazione della Sinistra nel chiedere l’immediato blocco dei cantieri che riguardano i lavori del Terzo Valico.

Questo alla luce delle notizie di corruzione e malaffare riguardanti il Tav di Cravasco, coinvolto in una pesantissima inchiesta riguardante una tangente per l’appalto da 1,7 milioni di euro per la galleria finestra assegnata all’impresa Giuliano Costruzioni metalliche. Insieme trapela la notizia che sulla galleria in questione sarebbero stati sollevati dubbi per eventuali problemi di stabilità.
L’appello di chiusura immediata cautelativa del cantiere, rivolto al sindaco di Campomorone e alle istituzioni, è partito da Valentina Armirotti, consigliere comunale de L’Altra Campomorone ma sulle stesse posizioni si sono uniti Antonio Bruno, capogruppo Federazione della Sinistra Comune di Genova e da Davide Ghiglione e Marco Ravera rispettivamente segretario provinciale e segretario regionale Partito della Rifondazione Comunista.

“È del tutto evidente – spiegano i richiedenti del blocco – che in queste condizioni non possono essere garantite le tutele dovute per il trattamento dello smarino contenente amianto, né le necessarie cautele su costruzioni che rischiano di avere un impatto devastante sul territorio. Da sempre L’Altra Liguria ritiene il Terzo Valico un’opera inutile, dannosa e costosa; le inchieste di questi giorni rafforzano ancora più la nostra convinzione sulla necessità si fermare i lavori”.