Encomio a 25 agenti nella sala della Trasparenza della Regione Liguria
Encomio a 25 agenti nella sala della Trasparenza della Regione Liguria

Genova – 25 agenti della Polizia Locale questa mattina hanno ricevuto l’encomio da parte della Regione Liguria e della Consulta regionale dell’handicap.

Un riconoscimento assegnato in occasione della Giornata mondiale della disabilità, che si celebra ogni tre dicembre, agli agenti che si sono impegnati nell’attività di repressione “dell’uso improprio dei posteggi dei disabili e del Cude-Contrassegno unificato disabili europeo, nel garantire i diritti e la massima mobilitò delle persone con disabilità”.

La vicepresidente e assessore alle Politiche sociosanitarie Sonia Viale, durante la consegna degli encomi avvenuta questa mattina nella sala della Trasparenza della regione Liguria ha commentato: “E’ un modo per ringraziare pubblicamente gli agenti della polizia locale che fanno quotidianamente rispettare le regole a garanzia del diritto alla mobilità delle persone disabili”.

Il censimento effettuato nel triennio 2013/2015 dalla Consulta regionale dell’handicap ha evidenziato che in Liguria sono oltre 25mila i Cude rilasciati nel 235 Comuni e corrispondono all’1,60% della popolazione residente.

Circa il 90% dei Cude rilasciati hanno una validità quinquennale. 9.400 sono i parcheggi per disabili, circa 6.700 generici e 2.700 personalizzati.

Genova è la provincia con il maggior numero di posteggi per disabili, segue Savona, poi Imperia e chiude La Spezia.

Sonia Viale continua: “I dati ci dimostrano che si può ancora fare molto per garantire il diritto alla mobilità alle persone con disabilità. Come Regione, già dall’estate scorsa, ci siamo attivati nella sensibilizzazione dei singoli Comuni all’adozione del Cude nel supermercato del precedente contrassegno. Stiamo studiando un controllo ancora più organico e puntuale sul territorio per prevenire ed evitare abusi del Cude da parte di chi non ha diritto: a questo proposito un aiuto potrebbe venire dalle nuove tecnologie, dotando quindi di un chip i Cude e creando una banca dati regionale che consenta il monitoraggio, quasi in tempo reale, sul territorio dei contrassegni”.