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Genova – Nessun accordo “a pagamento” con Trenitalia e Regione Liguria per il monitoraggio del servizio ferroviario ad opera dei pendolari liguri. L’associazione dei Consumatori Assoutenti risponde al comunicato diffuso da Cgil circa un presunto accordo che sarebbe stato raggiunto tra l’associazione, Trenitalia e Regione Liguria per realizzare un servizio di monitoraggio sulla qualità del servizio offerto sulle linee ferroviarie.
Nel comunicato diffuso da Cgil, infatti, si adombrava la possibilità che tale accordo fosse legato ad un finanziamento nei confronti dell’associazione stessa o dei Comitati dei Pendolari ad essa consorziati.
La notizia è stata smentita da Assoutenti e dai Comitati dei Pendolari che adesso minacciano querele.
Il servizio, infatti, verrà realizzato in modo del tutto gratuito e attraverso volontari che presteranno la loro opera per l’associazione e per i Comitati dei Pendolari.
In particolare i volontari prenderanno nota del numero di passeggeri che salgono e scendono alle varie fermate per offrire a Trenitalia un quadro più preciso della situazione e uno spunto per eventuali modifiche e pianificazioni per il trasporto locale su rotaia.
Durissimo anche il comunicato stampa diffuso dai Comitati dei Pendolari:
I Comitati Pendolari Liguri federati ad Assoutenti Liguria, rappresentativi di 42.000 iscritti, pendolari delle linee ferroviarie liguri, ribadiscono, come affermato fin dal 19 novembre, avevano offerto la propria disponibilità e il proprio know-how per un progetto di monitoraggio dei flussi di traffico nelle linee liguri a titolo completamente gratuito.
Successivi articoli di stampa hanno invece sottinteso che tale servizio equivale ad un meretricio quantificabile in 10.000 euro.
Chiunque ha affermato o scritto tale falsità ne risponderà in sede civile e in sede penale avendo diffamato l’onorabilità di migliaia di pendolari liguri.
Le marchette e le prebende da puttana non fanno parte del costume dei pendolari liguri.
Con il massimo rispetto per chi vende il proprio corpo e con nessun rispetto per chi vende quotidianamente menzogne, non si sa se frutto di un proprio teorema lisergico o se frutto avvelenato eteroindirizzato da chi ha interessi ben distanti alla difesa dei diritti dei pendolari liguri.