vaccinazioni-vaccinoGenova – Torna nel capoluogo ligure lo scontro su Waxxed, il contestatissimo film che vorrebbe dimostrare un legame tra le vaccinazioni trivalenti (Morbillo, Paraotite e Rosolia) e l’aumento dei casi di autismo nel mondo intero.
Complottisti e convinti detrattori dei vaccini per bambini si daranno appuntamento lunedì 9 gennaio 2017, alle ore 20.30, in una insospettabile sala di cinema parrocchiale, in piazza dei Cappuccini, e qui potranno assistere ad una delle pellicole più controverse e criticate degli ultimi decenni.
Il film – per alcuni un “documentario”, per altri una pericolosa campagna anti vaccinazioni – ha suscitato forte dibattito sin dalla sua presentazione. Il Festival di Tribeca di New York lo ha ritirato e anche il presidente del Senato Pietro Grasso è intervenuto, a Roma, per far sospendere la proiezione in un evento promosso da un Senatore.
La pellicola è stata respinta come “fantascienza” dal mondo medico per una serie di imprecisioni contenute ma anche e soprattutto perchè si basa sulle convinzioni di un medico accusato di aver manomesso i risultati delle ricerche per comprovare le sue teorie.
Waxxed divide in modo estremo e mentre il “popolo” degli anti vaccino lo considera una sorta di film rivelazione, il mondo scientifico lo avversa in modo deciso perché si propone nella forma del documentario che potrebbe indurre i meno preparati a ritenere che le teorie esposte, e i dati forniti, siano supportati da evidenze scientifiche che, invece, non ci sarebbero.
Eppure la pellicola continua a circolare in modo più o meno “anonimo” e ad essere proiettata in ambienti legati ai movimenti che contestano le dottrine mediche accreditate in tutto il Mondo.
Convinzioni che il mondo scientifico non esita a definire pericolose perché stanno portando ad una riduzione sensibile del numero dei bambini che non vengono vaccinati e che, se dovessero scendere sotto la soglia critica, metterebbero in pericolo l’intero sistema mondiale di protezione dalle malattie sconfitte proprio dai vaccini.
Del resto, proibire la visione della pellicola costituirebbe un pericoloso episodio di censura e così la proiezione avverrà regolarmente a Genova, accompagnata dalle consuete polemiche e agli interventi pro e contro.
Il film di Andrew Wakefield, definito il fondatore del movimento anti-vaccino, sembra raccogliere le testimonianze di farmacisti, medici, politici e genitori di bambini che sarebbero rimasti vittima del vaccino. Lo scopo: mostrare allo spettatore la possibile relazione del trivalente con l’autismo, fenomeno in allarmante crescita negli ultimi anni e che invece, secondo le organizzazioni mondiali di sanità, viene semplicemente diagnosticato prima e con maggiore precisione anche in forme lievi che prima non erano evidenziate.
A rafforzare le tesi “complottiste” ci sarebbe anche l’età in cui, per la prima volta, il disturbo viene diagnosticato più facilmente e che coincide – in modo del tutto casuale per la Scienza, in modo non casuale per i complottisti – con il periodo in cui, normalmente, si effettuano le vaccinazioni trivalenti ed esavalenti.