vicoli-in-danza-contro-ordinanzaGenova – Una manifestazione musicale, con canti e balli, per le vie del Centro e del centro storico, per chiedere il ritiro della delibera del Comune che sta “uccidendo” la Movida.
Ad organizzarla il collettivo “Vicoli in danza” che intende riunire tutte le anime del centro storico che vorrebbero modificare le nuove regole imposte dal Comune e che stanno creando molti problemi soprattutto ai commercianti che operano nel rispetto delle normative ed in modo più costruttivo.
In una nota il gruppo spiega le sue ragioni:

I giovani sono in esodo da Genova, è sotto gli occhi di tutti. Un’intera generazione che vede le proprie esigenze continuamente ignorate e i propri sogni spenti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ordinanza “ammazza movida” emanata Aprile scorso, la resa del comune nella sfida per tenere i giovani nella vecchia Zena.
E come l’acqua trabocca dal vaso, centinaia di ragazzi e ragazze si riverseranno per le vie del centro storico sabato 11 febbraio in un corteo musicale, con tappe nelle maggiori piazze del centro e un concerto in ognuna di esse.
Il collettivo “Vicoli in danza”, generato dall’intesa tra crew Lemon Label e l’associazione Parteciparty, famosa per i suoi festival estivi, assieme allo storico locale Quaalude, ha trovato il modo di dare voce a tutti i giovani genovesi che si sentono dimenticati dalle istituzioni. Sui social l’evento è già virale, oltre 2000 adesioni e aumenta di ora in ora la lista di associazioni culturali giovanili che hanno aderito all’iniziativa“.

La manifestazione partirà da piazza Caricamento alle ore 20:00 e si sposterà per le vie del centro, fermandosi per concerti live in piazze come San Lorenzo, piazza delle Erbe, per finire alle 23 in piazzetta Negri.

“I concerti live di band locali fanno la differenza tra questo evento e un mero corteo di protesta.” – spiegano i due collettivi ideatori dell’evento – Abbiamo voluto dare una connotazione culturale alla manifestazione per dare voce alla protesta attraverso musica genuina. Come l’idea di passare dalle zone storiche del centro; A noi organizzatori, che a malincuore lavoriamo fuori Genova, i vicoli mancano moltissimo. ”

“Nessuno vuole la «movida da bere», quella che affoga i giovani nell’alcol – sostengono gli organizzatori dell’evento – Noi pensiamo alla movida come opportunità, che sia intrattenimento per i giovani, offerta culturale di valore, e anche indotto economico per i commercianti del Centro, che con energia appoggiano tutti l’evento”

“Non parliamo solo a Doria, la cui giunta oggi traballa e probabilmente tra sei mesi lascerà il posto ad un altro sindaco. Ci rivolgiamo a tutti coloro che si candidano ad amministrare la città. A tutti quei politici pronti a sbandierare il cambiamento diciamo di non prenderci in giro: vogliamo opportunità reali per la nostra generazione perché non saranno loro ad affrontare quest’emergenza, tra 20 anni Genova sarà un deserto, una città priva dei suoi giovani esodati.”

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