poliziottoGenova – La Polizia di Stato di Genova ha tratto in arresto un 45enne nigeriano, pluripregiudicato attualmente sottoposto alla libertà controllata, responsabile dei reati di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, denunciandolo altresì per i reati di molestie, rifiuto di fornire le generalità e oltraggio.Ieri mattina, intorno alle ore 9.15, il Dirigente del Commissariato Nervi ha svolto con il proprio personale un servizio di pattugliamento in abiti civili nelle vie della delegazione del levante, allo scopo di verificare la presenza di persone moleste per le insistite richieste di elemosina. Durante il servizio hanno notato in Via Oberdan un individuo che rivolgeva richieste di denaro ai passanti, seguendoli fin dentro i negozi ed infastidendo così gli esercenti ed i clienti.

Gli operatori si sono avvicinati all’uomo e, dopo essersi qualificati come appartenenti alla Polizia, hanno chiesto le generalità per procedere al controllo. Il questuante si è però subito mostrato aggressivo e ha iniziato ad insultare i poliziotti, rifiutando di fornire i documenti. Dopo l’ennesima ingiuria, ha spintonato gli operatori e ha tentato di fuggire lungo Via Oberdan, inseguito dai poliziotti che lo hanno raggiunto nei pressi della rampa che porta in Corso Europa.

Qui la reazione del fuggiasco è stata particolarmente violenta: con un pugno ha colpito al volto un agente e, quando questi ha cercato comunque di bloccarlo, lo ha morso al braccio. Approfittando della difficoltà del poliziotto colpito, lo ha spinto contro un muretto e lo ha afferrato ad una gamba, nel tentativo di scaraventarlo oltre. Solo l’intervento del Dirigente, che è riuscita a tirare verso di sé l’esagitato, ha consentito all’operatore, che era già con testa a busto nel vuoto, di recuperare l’equilibrio, evitando così una caduta da un’altezza di circa 5 metri.

L’intervento di altri due agenti del Commissariato Nervi ha permesso di bloccare definitivamente l’uomo, la cui reazione ha comunque causato lesioni a tre poliziotti, con prognosi di 7, 15 e 20 giorni.

L’arrestato, al termine degli atti di rito, è stato associato al carcere di Marassi.