Palazzo di Giustizia di Genova
Palazzo di Giustizia di Genova

Genova – Si complica il caso del ricorso presentato da Marika Cassimatis al Tribunale di Genova contro la decisione di Beppe Grillo di “annullare” le elezioni per la scelta del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle.
Il presidente del Tribunale Civile, Claudio Viazzi deve ancora decidere a quale sezione affidare il “caso”.
“Non ho ancora visto il fascicolo – ha dichiarato a La Repubblica – prima bisogna capire a quale sezione assegnarlo. Non sappiamo
se i 5 Stelle si possano inquadrare come associazione non riconosciuta oppure a qualcos’altro. Bisogna capire chi comanda all’interno del movimento, se c’è un presidente, un consiglio di amministrazione, uno statuto o un regolamento. Non ho idea del tasso di democraticità interna”.
Il ricorso è stato presentato da Marika Cassimatis, la docente genovese che dopo aver vinto le primarie online del Movimento Cinque stelle si è vista esautorare da Beppe Grillo con un comunicato sul blog.
“Associazione non riconosciuta” significa “che non si tratta di una personalità giuridica come una società – spiega il presidente del Tribunale – c’è un presidente, che è una persona fisica ed ha una rappresentanza legale. Al momento, però, non so quali siano gli atti interni che disciplinano i grillini, quali i diritti ed i doveri degli associati. Tutto dipende dalle regole che si sono dati. Ammesso che ci siano”.
Il ricorso, aggiunge, “potrebbe essere l’occasione per scoprire che il movimento puo’ essere accomunato a un partito politico, e allora sara’ chiaro a chi affidare il fascicolo: probabilmente alla Prima Sezione Civile che si occupa di controversie e liti tra associati”.
A quel punto, “da una parte la ricorrente dovrà spiegare perchè ritiene lesi i suoi diritti. E se si tratti di diritti esigibili. Dall’altra, bisogna ascoltare cosa opporranno gli altri”. “Cercheremo di fare tutto con celerità, data l’importanza e la delicatezza che la vicenda riveste”.