Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg
Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg

Menlo Park – “Se vogliamo costruire una comunità sicura, abbiamo bisogno di una risposta rapida“. Con queste parole, scritte sul suo profilo Facebook direttamente dal suo fondatore Mark Zuckerberg, è stato annunciato l’inizio di una nuova stagione per la gestione dei contenuti pubblicato sul social network più utilizzato al mondo. Non più tardi di qualche settimana fa, a Cleeveland, un uomo ha pubblicato un video in diretta in cui uccideva una persona, e in cui confessava omicidi già avvenuti e l’intenzione di compierne altri. Questo è solo uno degli esempi di violenza manifestata espressamente sul social, che hanno reso necessaria l’adozione di misure di controllo ulteriori per evitare il diffondersi di episodi di questo tipo.

La soluzione sarebbe quindi l’inserimento nell’organico dei dipendenti della società di Menlo Park di altre 3000 persone, oltre alle 4500 già attive in giro per il mondo, per tenere monitorato costantemente la situazione, e rispondere intervenendo tempestivamente nella rimozione dei contenuti violenti o offensivi, di odio e di sfruttamento minorile. I revisori serviranno anche come supporto alle comunità locali e alle forze dell’ordine per aiutare chi sta evidentemente tentando di fare male a se stessi o ad altre persone.

Oltre ad assumere nuovi occhi e nuove mani per aumentare il grado di controllo dei contenuti, Zuckerberg ha annunciato che l’azienda si sta impegnando per costruire strumenti migliori per mantenere la sicurezza della community: la segnalazione dei problemi verrà resa più semplice, così come quella dei post che violano gli standardi di sicurezza, e sarà più semplice riuscire a contattare le autorità locali in caso di necessità.

La scorsa settimana, è stato interrotto un tentativo di suicidio proprio grazie alla tempestività dell’intervento delle forze dell’ordine allertate da chi era collegato a un video in diretta, ma non sempre è andata così bene.

I contenuti postati in diretta nono possono essere controllati in alcun modo da Facebook senza limitare la libertà di espressione; la speranza dell’azienda è che, se la rete di revisori sarà attiva e più numerosa, sarà molto più semplice provare a scongiurare i pericoli nel minor tempo possibile.