Samuel dei Subsonica e Luca De Gennaro
Samuel dei Subsonica e Luca De Gennaro

Genova – Prosegue il ciclo di incontri della rassegna “It’s only Rock’n’roll“, curata dal giornalista Renato Tortarolo, all’interno della sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, che ha visto protagonisti nell’appuntamento di ieri sera Samuel, frontman storico dei Subsonica che ha da poco intrapreso la carriera da solista, e Luca De Gennaro, DJ e critico musicale. “Dov’è la festa? Come siamo cambiati dallo sballo di Woodstock al rito della dance“, questo il tema del dibattito, animato da Tortarolo con domande e interventi, e intervallato da proiezioni di filmati, giochi di luce sulle pareti e monologhi di attori professionisti.

La serata comincia parlando di folla: gli artisti la temono o ne sono attratti? Samuel racconta la sua esperienza, affermando che il pubblico è cresciuto insieme al gruppo in cui suonava, i Subsonica, e quindi la paura di non riuscire a coinvolgere le persone durante i live è stata relativamente contenuta. Il problema non è tanto quello di affrontare la folla, quanto quello di riuscire ad arrivare al cuore. Luca De Gennaro, invece, racconta il punto di vista del DJ: metteva su i dischi in disparte, non lo vedeva nessuno; poi è nata la discoteca, intesa come punto di aggregazione dove si va apposta per ballare, e il DJ è diventato la star, l’idolo delle folle.

Si arriva così a parlare di Woodstock, di un evento nato per caso, grazie al passaparola, dove si sono riunite migliaia di persone solo perché sapevano che ci sarebbe stata della musica. Un festival tanto coinvolgente quanto potenzialmente pericoloso, dove le droghe erano distribuite come caramelle. E’ stata l’industria musicale a salvare la musica dagli eccessi, a rendere sicuri i festival, per fare in modo di continuare a vendere biglietti e dischi.

Si parla anche di tecnologia, di come aver introdotto impianti e strumenti elettronici abbia rivoluzionato il modo di suonare: i Beatles, ricorda Luca De Gennaro, hanno smesso di suonare dal vivo perché la folla era troppo rumorosa e non riuscivano a sentire ciò che facevano. Grazie agli impianti, si sono creati veri e propri eventi, sono state introdotte nuove possibilità.

E’ poi la volta di qualche domanda a Samuel sul suo nuovo album da solista “Il codice della bellezza“. Alla domanda “Che cos’è la bellezza?” risponde: “La bellezza è il momento interiore in cui ci si sente in equilibrio. La bellezza estetica è visibile a tutti; l’equilibrio ti fa sentire bello anche se non sei perfetto, è un meccanismo che ti permette di farti amare“.

L’incontro è quasi alla fine, e il tema diventa quello della maschera, dell’apparenza: togliere l’immagine a beneficio della musica è una scelta che hanno fatto in molti, a cominciare dai Kiss, che salivano sul palco truccati in maniera talmente eccessiva da risultare irriconoscibili, fino ad arrivare ai Daft Punk, che da sempre si esibiscono con un particolare casco in testa.

Al termine del dibattito, i protagonisti si sono fermati per qualche minuto a chiacchierare con il pubblico in sala.