Fabio Fazio
Fabio Fazio

Roma – Se si tratti di un arrivederci o di un addio, ancora non è dato saperlo, ma ieri sera l’ultima puntata della quattordicesima edizione di “Che tempo che fa“, storico programma in onda su Rai3 condotto da Fabio Fazio, ha sicuramente lasciato il segno.

E’ ormai da qualche tempo che sono iniziati i problemi tra il conduttore e la Rai, legati principalmente al dibattito che si è creato sulla decisione di imporre un tetto massimo ai compensi percepiti dagli artisti di Viale Mazzini, su cui Fazio avrebbe avuto da ridire, sfogandosi con un tweet in cui affermava ““D’ora in poi, ovunque sarà, vorrei essere produttore di me stesso…”, per ribadire il suo disappunto sulle interferenze politiche all’interno delle scelte aziendali. Non è chiaro se si tratti dunque di una decisione definitiva o semplicemente di uno sfogo, ma è certo che il conduttore aveva intenzione di levarsi altri sassolini dalla scarpa, e quale occasione migliore se non l’ultima puntata? Nella prima parte del programma, prima di entrare nel vivo dello show con la presenza sul palco di alcuni grandi ospiti (a cominciare da un esuberante Fiorello, che ha scherzato insieme al padrone di casa anche sulla vicenda, l’ex calciatore Paolo Maldini, Fabri Fibra e il frontman del gruppo Thegiornalisti Tommaso Paradiso, che hanno cantanto insieme  il loro tormentone estivo “Pamplona”, il fisico Carlo Rovelli con il suo ultimo libro, e la band Kasabian, che ha presentato il suo nuovo singolo “We’re in love with a psycho”) un monologo di ringraziamenti e saluti ha avuto il ruolo da protagonista effettivo della puntata.  “Ho iniziato questo lavoro in Rai quando avevo 19 anni. Ho fatto programmi ed esperienze bellissime e sarò sempre grato a tutti coloro che per questa azienda lavorano e che mi hanno accolto 33 anni fa… In realtà ormai loro sono in pensione e l’unico che è rimasto è il cavallo di Viale Mazzini con cui ho un rapporto eccellente. È l’unico punto fermo della Rai. Non è mai stato sfiduciato, lui. Abbiamo fatto molte cose belle insieme (non con il cavallo, con la Rai!): da Quelli che il calcio ad Anima mia, da Che tempo che fa a Che fuori tempo che fa, dalla serata del Viva 25 aprile! a Vieni via con me, da quattro festival di Sanremo a Rischiatutto sino alla serata di FalconeeBorsellino e tanti altri programmi. Questo per dire che il mio percorso professionale coincide con la storia di questa azienda. Tra poco vedremo anche se è reciproco…Noi in ogni caso ci rivedremo: Che Tempo Che Fa continuerà. E sempre con lo stesso entusiasmo e passione, per i quali ringrazio i miei colleghi autori, gli ospiti che in questi anni sono intervenuti, i colleghi che mi hanno accompagnato, la redazione, la produzione, Filippa e naturalmente Luciana. Ma soprattutto voi, il Pubblico, con la p maiuscola. Viva il Pubblico! Viva la Rai! Viva il cavallo…”

Indipendentemete dalla querelle in corso, gli ascolti sono stati ottimi: la prima parte ha tenuto davanti allo schermo quasi tre milioni di telespettatori, con il 12% di share, mentre la seconda parte circa due milioni e mezzo.