Tartarughe di mare affidate all’Acquario di Genova

Genova – Sono state temporanemante affidate all’Acquario di Genova le dieci tartarughe acquatiche provenienti dalla Tunisia e sequestrate nel Porto del capoluogo ligure insieme ad altre 26 testuggini nelle scorse settimane dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza durante un’attività di controllo sui passeggeri provenienti dal Nord Africa.

Tra gli esemplari se ne trovano alcuni appartenenti a specie inserite nella convenzione CITES, la convenzione internazionale di Washington che regolamenta il commercio delle specie animali e vegetali. Le testuggini erano state trasportate senza la regolare documentazione prevista dalla legge e sono state trovate in condizioni di maltrattamento, ragione per la quale le autorità hanno proceduto al sequestro.

Dopo una breve permanenza nei locali del servizio CITES dell’Arma dei Carabinieri a Rapallo, le tartarughe sono state affidate temporaneamente alle cure dell’Acquario. Le tartarughe di terra, invece, si trovano ospiti di un centro ENPA nella provincia di Genova in attesa di essere restituite alle autorità tunisine.

 

Lo staff dell’Acquario ha visitato i dieci esemplari, sottoponendoli ai controlli veterinari del caso e li ha inseriti in una vasca curatoriale dedicata e completamente isolata dal contatto con altri animali e non visibile al pubblico.

L’accoglienza va a consolidarela collaborazione tra l’Acquario di Genova e le Autorità nel soccorso, recupero e affidamento di animali protetti e non e diventa ancora una volta l’occasione per sensibilizzare riguardo il commercio illegale che ancora oggi costituisce un traffico di dimensioni importanti.

Ogni cittadino, infatti, può giocare un ruolo fondamentale nella lotta al commercio illegale di animali esotici e non solo. Informarsi sulle caratteristiche e sulle esigenze della specie che si intende acquistare, la legale provenienza e tracciabilità, la disponibilità della corretta documentazione necessaria, in questo modo si contrasterà il commercio illegale e si eviteranno procedimenti penali in caso di detenzione di animali protetti privi di documentazione