Municipio di Voltri

Genova – Nessuna denuncia presentata, nessun video mostrato e l’unica testimonianza “via Facebook” sparita nel nulla dopo qualche ora. E’ mistero sempre più fitto sul presunto caso di “saluto romano” che si sarebbe verificato ieri sera, al Teatro Cargo, durante il dibattito tra i candidati sindaco Marco Bucci e Gianni Crivello.
Il “caso” è divampato su Facebook con una persona – che ha poi rimosso il post e addirittura cancellato il profilo Facebook – che ha riferito di aver visto persone intente a fare il “saluto fascista” durante il dibattito.
La notizia ha comprensibilmente agitato l’opinione pubblica e su alcuni profili social sono apparse persino delle “foto” di persone che sembrerebbero impegnate nel gesto che tanto ha indignato.
Molte le dichiarazioni di condanna e le prese di posizione ma poi, via via che passava il tempo, sono arrivati i primi “dubbi”.
Per prima cosa il fantomatico video che – secondo il tam tam incontrollato – ritrarrebbe addirittura alcune persone intente a cantare “Faccetta nera”, più volte richiamato e citato sui social, non è mai comparso. Poi è arrivata la smentita dei giornalisti presenti che hanno raccontato di uno scambio tra supporter delle due fazioni fatto di “Bella ciao” e risposta con l’inno nazionale, cantato scandendo con una certa irruenza, ma non certo accompagnato da “saluti romani”. E, infine, il post che denunciava l’accaduto è scomparso nel nulla.
“Chi ha visto qualcosa ha il dovere di andare a denunciare l’episodio – dicono i partecipanti – specie se quello che è stato raccontato è vero. Se esistono immagini o video è bene che vengano resi pubblici attraverso le forze dell’ordine. Chi ne fosse in possesso dovrebbe andare alla polizia o ai carabinieri a consegnare il materiale. Se non esiste sarebbe bene smetterla di raccontare di averlo visto”.
A rendere ancora più complicata la già difficile situazione è arrivata anche la scomparsa del profilo Facebook dal quale era partita la denuncia. La persona non risulta più raggiungibile ma, quasi certamente, sarà rintracciata dalle forze dell’ordine perchè alcuni esponenti di centro-destra hanno annunciato l’intenzione di querelare per diffamazione chi sta diffondendo notizie false.
A pochi giorni dal ballottaggio sembra che ad infiammare gli animi sia più l’agone politico che i contenuti del programma dei singoli candidati e, di certo, non se ne avvantaggerà la chiarezza. Con buona pace di chi, dopo il voto, si lamenta delle percentuali dell’astensionismo sempre più preoccupanti.