Genova – Sui social la tensione è salita negli scorsi giorni a suon di commenti e condivisioni, ma il corteo che partirà oggi da Piazza Alimonda, alle ore 19, sotto l’unico slogan di “Genova Antifascista”, viene descritto come pacifico da organizzatori e partecipanti. Vi prenderanno parte un migliaio di persone, tra manifestanti e forze dell’ordine: la manifestazione, come annunciato, solo in ultimo diventerà di protesta contro la collocazione, in via Armenia, della sede di CasaPound: come spiegato mercoledì scorso nell’assemblea permanente tenutasi in Piazza De Ferrari, che ha radunato un centinaio di persone e incuriosito tanti passanti. Il corteo si raccoglierà sotto un unico striscione e sarà soprattutto una commemorazione in occasione del 57° anniversario delle proteste del 30 giugno 1960, quando a Genova si radunò il Movimento Sociale Italiano e le manifestazioni di dissenso coinvolsero centinaia di migliaia di persone. Il dispositivo di sicurezza sarà altissimo, con oltre duecento agenti disseminati lungo tutto il percorso che condurrà il corteo da Piazza Alimonda a Piazza De Ferrari.

In giornata sono stati diffusi in una nota tutti i timori e i dubbi sulla pacifica progressione del corteo da parte del COISP, il sindacato di Polizia. “Il sacrosanto diritto di manifestazione del pensiero sarà sempre difeso da chi, come noi, in passato, si è visto nera la libertà di esprimere le proprie idee e di manifestare in piazza come tutti i cittadini – si legge in una nota – Ci auguriamo però che la manifestazione antifascista in programma questa sera in Piazza Alimonda non sia l’inizio di un antagonismo a senso unico in cui le forze dell’ordine, chiamate a preservare l’ordine pubblico e tutelare la pacifica convivenza civile, diventino il bersaglio dei facinorosi“.