Genova – SI sarebbe dovuta concludere domenica 16 luglio, invece è terminata ieri, non aprendo i battenti questa mattina. È l’epilogo amaro della mostra su Amedeo Modigliani, allestita a Palazzo Ducale e cominciata lo scorso 16 marzo, che dal mese di aprile si è trovata coinvolta in una indagine avviata dalla Procura di Genova in merito ad alcuni presunti falsi (13, ndr) di cui aveva fatto menzione il collezionista d’arte Carlo Pepi (clicca qui per saperne di più). Oggi, dopo una prima fase di accertamenti e azioni d’indagine condotta dai Carabinieri, il comunicato stampa dello stesso Palazzo Ducale che annuncia l’interruzione anticipata della mostra dichiarandosi “parte lesa” e garantendo il consueto rigore nelle procedure di allestimento della rassegna.

In merito alla mostra “Modigliani”, Palazzo Ducale prende atto dell’iniziativa della Procura di Genova, alla quale ha fornito come doveroso la massima collaborazione. In conseguenza del procedimento in corso e indipendentemente dalle sue evoluzioni e da come si concluderà, Palazzo Ducale ha subito consistenti danni d’immagine e materiali (e rischia di subirne ulteriori) e si configura esclusivamente come parte lesa. Palazzo Ducale rimarca di non avere organizzato direttamente la mostra avendone commissionato la realizzazione e la selezione delle opere, a un partner di prestigio nazionale e internazionale come MondoMostre Skira con cui, da anni, ha avviato una consolidata e importante collaborazione a partire dalle mostre “Frida Kahlo” e “Da Van Gogh a Picasso. Capolavori dal Museo di Detroit”, quarta mostra italiana per numero di visitatori nel 2016“. 

MondoMostre Skira ha scelto un curatore, Rudy Chiappini, per oltre 20 anni direttore del Museo d’ Arte di Lugano, curatore riconosciuto di mostre di respiro internazionale, tra cui anche su Modigliani, e mai in alcun modo discusso dalla comunità scientifica. Per questo Palazzo Ducale ritiene di aver operato con i tradizionali criteri di prudenza e di attenzione sia con l’individuazione di un partner di grande esperienza internazionale (nei confronti del quale e del suo presidente Massimo Vitta Zelman, alla luce della positiva esperienza maturata negli anni, non può che esprimere piena fiducia) sia accettando una curatela scientificamente riconosciuta. Palazzo Ducale conferma la propria fiducia nella magistratura e si riserva di tutelare in ogni sede i propri diritti e la propria immagine. Palazzo Ducale e MondoMostre Skira, a fronte degli accertamenti investigativi ancora in corso, scelgono autonomamente per rispetto del pubblico e dei visitatori di anticipare di tre giorni la conclusione della mostra che pertanto da oggi non sarà più visitabile“.