Ecco BlindPAD, la tavoletta che farà “vedere” ai ciechi – Immagine IIT

Genova – Nasce dal progetto europeo BlindPAD, coordinato dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), il primo prototipo di dispositivo che aiuterà ciechi e ipovedenti nel miglioramento della qualità della vita.

Si tratta di una tavoletta tattile che contiene alcuni giochi educativi in grado di far percepire mappe, disegni e forme geometriche attraverso le dita, in maniera semplice e versatile rispetto a quanto le tecnologie attuali permettono di fare.

Il prototipo sarà già utilizzabile come ausilio nei centri di riabilitazione visiva ed in futuro la tecnologia BlindPAD potrà diventare un prodotto da utilizzare come piattaforma riabilitativa portatile anche in ambienti scolastici e domestici, ad un costo più basso rispetto alle soluzioni esistenti.

Il progetto è durato tre anni ed ha permesso quindi la realizzazione della “tavoletta”, sviluppata con una costante interazione con persone affette da disabilità visive e specialisti della riabilitazione, per un totale di circa 250 prove sperimentali, grazie alla partnership con l’Istituto Davide Chiossone Onlus di Genova e con l’Istituto FIRR di Cracovia, in Polonia.

L’Istituto Chiossone ha coinvolto circa 50 persone con disabilità visive di diverse fasce d’eta: adulti, bambini e ragazzi in età scolare.

Ma che cos’è la tavoletta BlindPAD?

Si tratta di una tavoletta tattile delle dimensioni di circa 15×12 centimetri, costituita da una griglia di quasi 200 piedini in palstica, detti “taxel”, stampati in 3D e distanti meno di un centimetro l’uno dall’altro. Questi “taxel” si sollevano e si abbassano a comando tramite l’interazione con una gruglia di piccoli magneti sottostanti.

Questi elementi permettono di trasmettere sotto forma di stimolazioni tattili le informazioni grafiche che servono per comprendere concetti astratti come, ad esempio, le figure geometriche, o ancora le mappe di luoghi con arredamenti e le porte di una stanza, facilitando quindi l’apprendimento delle informazioni cosiddette visive per i non vedenti.

L’apprendimento delle forme disegnate dai “taxel”, pixel tattili, è giudato dall’utilizzo di serious games, progettati in modo da rafforzare le capacità del cervello legate all’apprendimento dello spazio, ovvero la memoria di lavoro, l’orientamento e la mobilità. I giochi, infatti, sono in grado di stimolare la rappresentazione mentale di più oggetti contemporaneamente e di mappe del tipo “voi siete qui”.

Il gruppo di ricerca, guidato da team-leader IIT Luca Brayda, ha dimostrato come l’uso di questi giochi, insieme alle tecnologie tattili programmabili, sia in grado di migliorare le capacità spaziali delle persone con disabilità visiva.

Dopo gli esercizi riabilitativi, infatti, gli utenti sono in grado di muoversi in un ambiente riconoscendo quanto appreso tramite BlindPad.

La tavoletta può essere collegata a dispositivi mobili come portatili e tablet e èuò quindi divetare uno strumento semplice da utilizzare da parte dei riabilitatori e degli utenti stessi.

 

 

L’IIT, oltre a essere coordinatore e ideatore del progetto, ha provveduto anche allo sviluppo dei serious games, insieme agli esperti di riabilitazione dell’Istituto Chiossone di Genova e l’istituto FIRR di Cracovia. L’intero consorzio europeoha contribuito allo sviluppo del dispositivo, grazie a tecnologie sviluppate dall’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in Svizzera e dal centro ATEKNEA Invention and Research Centre Ltd. a Budapest in Ungheria, e all’esperienza software dell’azienda Gemobile GmbH di Dortmund in Germania.

Il progetto si è sviluppato nell’ambito del programma della Commissione Europea “ICT Work programme 2013” del Settimo Programma Quadro.