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Il mojito in spiaggia è un nido di batteri

Barcellona – Estate: caldo, spiaggia, sedia sdraio e cocktail ghiacciato. Sembra la ricetta della felicità dei ragazzi che affollano le coste durante la stagione balneare, eppure sorseggiare un drink in riva al mare potrebbe rivelarsi una pessima idea. E il re delle bevande estive è il Mojito, di origine cubana, composto da rum, zucchero di canna, succo di lime, menta, acqua gasata e ghiaccio pestato a volontà. Il prezzo di un  bicchiere venduto dai bar in possesso di regolare licenza, nel periodo di maggior turismo, sono spesso elevati. Per questo motivo, negli ultimi anni, si è assistito al progressivo aumento dei venditori di cocktail abusivi, che affollano i litorali con banchetti e chioschi, spesso trasportabili, che offrono drink a prezzi contenuti.

Stando a quanto riportato da un’inchiesta condotta dal giornale spagnolo El Pais, nei bicchieri di mojito venduti dagli ambulanti irregolari sulla spiaggia della Barceloneta, a Barcellona, si troverebbero vere e proprie colture batteriche. I risultati, infatti, hanno dimostrato che nelle bevande sono presenti i batteri fecali E.Coli in proporzioni “molto più alte di quelle consentite”, ovvero 720 coliformi, superando il limite consentito di 72 volte.

Non solo: anche i panini venduti dagli stessi ambulanti sono stati esaminati, e i valori superavano le soglie massime consentite.

I problemi deriverebbero dalle temperature a cui vengono conservati i prodotti: nei locali tradizionali dotati di autorizzazione alla somministrazione di cibi e bevande, le temperature sono controllate in modo che i germi possano essere uccisi dal calore o dal ghiaccio a seconda della categoria merceologica venduta, cosa che un ambulante non è in grado di garantire. Lo stesso bicchiere di Mojito, se consumato ad alta temperatura, potrebbe contenere una quantità ancora maggiore di batteri.

I dati dovrebbero invitare anche i consumatori italiani a riflettere prima di consumare le bibite e gli snack venduti dagli ambulanti, che avranno sicuramente un costo meno elevato ma che rischiano seriamente di mettere a repentaglio la salute.