L’opera di Tiler comparsa in piazzale Parenzo

Genova – Ancora un’opera d’arte di Tiler è comparsa sulle pareti degli edifici di Genova.

Questa volta ad accogliere l’ultimo lavoro del piastrellista nascosto dietro una maschera da scimmia è stato piazzale Parenzo, nel quartiere di Genova Marassi.

All’angolo con corso De Stefanis, lo street artist ha installato un’opera che ritrae una donna, una Batgirl pronta a combattere per difendere la sua citta. Una figura femminile corpulenta bestita di una canottiera ed un paio di slip rosa il cui volto è nascosto dalla maschera dell’Uomo Pipistrello, Batman appunto.

Seduta a gambe incrociate a terra, si infila la maschera e ne tiene un lembo inferiore con la mano, compiendo il gesto ad occhi chiusi.

La foto dell’opera è stata condivisa dallo stesso Tiler su Facebook e spegata con una lunga didascalia: “Eccola li, pronta a combattere il crimine, da questa notte Genova è un posto più sicuro. Attento a te delinquente che fino a ieri ti sentivi liberò di delinquere indisturbato e beffardo, da oggi c’è Batgirl a difendere la città. A parte gli scherzi, sarebbe bello avere un super eroe, come nei fumetti, a vegliare su di noi. La realtà che ci si propone è quella cruda che ci scodellano i giornali ogni giorno, stupri, furti, violenza, razzismo, truffe, rapimenti… eppure sono convinto che quella non sia la realtà, ma solo la percezione della realtà che ci vogliono mettere in testa. I Super Eroi esistono e siamo noi, noi che ogni giorno troviamo la forza di sorridere, noi che non facciamo mancare niente ai nostri figli cominciando dagli insegnamenti, noi che tutte le mattine ci alziamo per andare a lavorare consapevoli di essere i soci minoritari di una società chiamata STATO, noi che la mattina ci alziamo e non abbiamo neanche più un posto in quella Società, noi che la sera si è stanchi ma non rinunciamo a sognare… noi siamo Batman, Superman, Hulk, Ironman… noi siamo gli esempi di cui dovrebbero parlare i giornali, le storie che dovrebbero leggere i nostri figli. Mi piace citare un mio vecchio post in cui scrivevo, meno C.S.I. e più Happy Days“.