L’invito di Luca Bizzarri alla mostra di Merello ha scatenato gli utenti social

Genova – Che non fosse un presidente “canonico” c’era da aspettarselo, che fosse capace di smuovere gli animi con le sue parole non era nemmeno in discussione.

Luca Bizzarri, fresco di nomina alla guida di Palazzo Ducale Fondazione per la cultura, ha deciso di lanciare la mostra “Rubaldo Merello tra divisionismo e simbolismo”, di recente inaugurazione, adottando lo stile che gli appartiene e che permette una comunicazione a più ampio raggio: “Alzate il c…, venite a vedere Merello”.

Un lungo post su Facebook nel quale Bizzarri si complimenta con il suo predecessore Luca Borzani per il progetto della mostra su Merello e dove, con parole semplici, invita tutti quanti ad andare a conoscere un artista il cui nome sicuramente non funziona da richiamo per le masse ma che racconta di una cifra artistica unica ed emozionante legata alla terra ligure, unica protagonista delle sue opere.

Si comincia così. la prima mostra come presidente di Palazzo Ducale è questa, vi prego abbiate la pazienda di leggere queste poche righe”. Così si apre il post del comico genovese che prosegue: “Quando mi hanno detto Rubaldo Merello la mia reazione p stata esattametne quella di molti di voi. E chi è? (l’ho detto diversamente, ma è lo stesso). Ora, visto che sono analfabeta e sono andato su Google, non sto qui a scrivere chi è, andatelo a vedere. Ma fate di più: venite a vedere la mostra. Vi giuro che è un’esperienza impressionante. La cosa più sconvolgente è che l’arte di Merello non è affatto tranquillizzante, è una mostra violenta, lontana anni luce dagli stereotipi della Genova vecchia e barbosa. Io non sono un critico d’arte, sono solo uno curioso, come credo siano molti di voi. Allora alzate il culo, venite a vedere Merello, c’è una statua, ad un certo punto, che si chiama Il Dolore. Stare davanti a quella statua è…boh, non riesco a spiegaro. Complimenti ai curatori e ai miei colleghi di avventura al Ducale. Comunciamo con una mostra non mia, difficile, ma forse non potevamo cominciare meglio di così“.

L’intervento del neo presidente ha scatenato i commenti di tantissimi utenti social, per la maggior parte positivi, sul metodo di comunicazione adottato dall’attore.

Merello, nato a Sondrio nel 1872, ha vissuto tra Genova e Santa Margherita Ligure, dove è morto nel 1922. Dopo gli studi artistici all’Accademia di Belle Arti, ha intrapreso la strada della scultura e della pittura, abbracciando il divisionismo conosciuto tramite Segantini.

Nelle sue opere il soggetto unico è il paesaggio della costa e del monte di Portofino che analizza e interpreta con il colore e che tramite esso restituisce il paesaggio rivierasco.