Genova – Sulle guide turistiche viene definito “cimitero monumentale” e sono numerosi i turisti che arrivano sino a Staglieno per ammirare monumenti funebri di cui si parla nei libri e nelle guide e che, già da fine Ottocento richiamavano artisti e intellettuali alla scoperta dei marmi bianco splendente delle statue degli artisti più “in voga”.
Ma ora basta allontanarsi di pochi passi dai percorsi “dei tour guidati” per imbattersi in manutenzione inesistente, viali sporchi e sconnessi e in zone completamente dimenticate come il “Boschetto irregolare”.
C’è tanta rabbia e sdegno nelle famiglie che, in questi giorni, fanno visita ai familiari sepolti al cimitero di Staglieno, per le condizioni in cui versano alcune zone del cimitero più conosciuto e celebrato della città e per i disagi che sono costretti a subire per portare un mazzo di fiori o un cero ai loro “cari”.
Tra viali sconnessi al punto da far cadere gli anziani e nugoli di zanzare tigre che assalgono i visitatori in pieno giorno con il pericolo, come già avvenuto altrove, che siano portatrici di malattie pericolose.
Mettere a riposare un proprio caro al cimitero di Staglieno può costare oltre mille euro per i soli diritti di inumazione ed un loculo viene “assegnato” per cifre che superano i seimila euro eppure la risposta che viene ripetuta dal personale a chi chiede come si possa lasciare in quelle condizioni un cimitero è sempre la stessa: mancano i soldi.
Dove finiscano i lauti agi pagati per mettere a riposo perenne i defunti non è dato sapere, di certo non vengono impiegati per sanare vecchi e nuovi “disastri” che, lentamente, stanno corrodendo e distruggendo il cimitero di Staglieno.

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