La colonna mobile della protezione civile in partenza per Livorno

Genova – “Il sistema della Protezione civile della Liguria ha ingranato la marcia giusta, è pronto a diventare un modello nazionale per altre regioni, grazie all’attenzione riservata al settore dai massimi rappresentati istituzionali presenti oggi”. Lo ha detto il Capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, oggi in visita a Genova ai volontari della protezione civile e ai previsori Arpal, dopo essere stato in mattinata all’evento di formazione destinato agli studenti al Teatro del Carlo Felice, organizzato da Regione Liguria dal titolo #imparosicuro.

“Con la Liguria abbiamo lavorato molto bene – ha detto lo stesso Borrelli – Toti e Giampedrone hanno saputo imprimere la marcia giusta al sistema che è migliorato molto grazie anche a previsioni accurate e agli stretti rapporti tra protezione civile e ARPAL  presenti nello stesso edificio. Il sistema è arrivato a livelli di eccellenza, dopo le difficoltà degli anni passati e questo è un motivo di grande orgoglio”. Borrelli ha ribadito di voler portare a livello nazionale il sistema delle previsioni introdotte dalla Liguria a dodici ore e anche la realizzazione dei piani comunali di protezione civile che prevedono la partecipazione dei cittadini per la pianificazione dell’emergenza.

“La Liguria d’altronde – ha continuato il Capo della Protezione civile nazionale – è stata una delle prime regioni ad emanare l’allerta meteo autonomamente e ad attivare centri funzionali decentrati. Per questo sono felice di essere stato qui e aver constatato questa realtà che è da esempio”. “In Liguria – ha ricordato Borrelli – ben il 92% dei Comuni ha un piano di protezione civile, mentre a livello nazionale la media dei Comuni è dell’84%, inoltre ci sono ancora 7 regioni che non si sono omogeneizzate con il codice colore e anche la capacità di risposta in termini di protezione civile non è uniforme su tutto il territorio. La Liguria si può sicuramente ritenere soddisfatta e anche noi”.

Il Presidente della Regione Toti ha a sua volta ricordato come la “Liguria stia collaborando come conferenza delle regioni alla riforma complessiva della Protezione civile, nell’ambito del disegno di legge delega, ma bisogna rimediare ad alcuni guai costruiti dalla politica perché la protezione civile ha bisogno di strumenti efficaci, che non possono essere quelli del codice degli appalti e nemmeno può avere lacci e laccetti. Serve ridare efficacia ed efficienza alla Protezione civile e crediamo lo possa fare il Dipartimento nazionale confrontandosi con le migliori pratiche delle regioni, come la Liguria. Sicuramente quello con il Dipartimento nazionale è uno dei rapporti istituzionali di cui sono più soddisfatto”.

Soddisfatto per i complimenti del capo della Protezione  civile, l’assessore Giampedrone che individua però gli obiettivi per il prossimo futuro: “Ci sono ancora alcune cose da fare, a cominciare da perfezionare le previsioni facendole anche alla sera per confermare i modelli in corso, un passo avanti fondamentale soprattutto per l’allerta per temporali. E poi un altro grande passo da fare nei primi mesi del 2018, uniformare la protezione civile con l’antincendio boschivo, perché avevamo eredito una situazione divisa tra i due assessorati, ma tutta la materia si può considerare protezione civile”.