Palazzo di Giustizia

Sestri Levante (Genova) – Ci sarebbe una svolta nelle indagini sull’omicidio di Antonio Olivieri, l’artigiano 50enne trovato morto nel sottoscala di un palazzo della centralissima via Roma. A rivelarlo il Secolo XIX nell’edizione odierna in cui si da notizia del fermo dell’ex moglie della vittima Gesonita Barsosa, 35 anni, e del nuovo compagno di lei, un montatore di mobili residente a Cogorno.
I due, legati da una relazione, sono sospettati di aver organizzato e compiuto l’omicidio dell’artigiano nell’ambito della complessa vicenda della fine del rapporto tra Olivieri e la donna, originaria del Brasile e, sembra, vittima del gioco compulsivo e di problemi con l’alcol.
Tra l’ex artigiano e la donna, ormai alla separazione in Tribunale, non correvano buoni rapporti e le denunce scambiate tra i due ne sarebbero la testimonianza.
A fornire gli elementi per la svolta, secondo il quotidiano Il Secolo XIX, una intercettazione nella quale il nuovo compagno della donna avrebbe chiesto di cancellare i messaggi sullo smartphone.
Inoltre l’artigiano disporrebbe di una somma di denaro depositata su alcuni conti correnti bancari e la ex moglie li avrebbe ereditati in caso di morte di quello che, per lo Stato italiano, restava ancora il marito.
Una vicenda ancora non del tutto chiara nella quale potrebbero avere un ruolo anche i forti debiti di gioco della ex moglie, vittima del gioco d’azzardo compulsivo.
Nel frattempo giungono novità anche dal fronte dell’autopsia che avrebbe accertato che Antonio Olivieri è stato ucciso mediante strangolamento con alcune fascette di plastica da elettricista dopo essere stato attirato in una trappola e colpito alla testa con un corpo contundente.
L’ex moglie e il compagno sarebbero indagati per omicidio volontario e saranno interrogati nelle prossime ore.