Perinaldo (Imperia) – Indagato per istigazione al terrorismo per aver denunciato una fake news a Striscia la Notizia. E’ l’incredibile vicenda che vedrebbe protagonista un operaio di origini tunisine che vive nel ponente ligure e che si sarebbe trovato, suo malgrado, al centro di un’indagine delle forze dell’ordine su un presunto caso di attività filo terroristica su Internet.
Lui, Mohamed Hanachi, 49 anni, da 18 anni in Italia, non ci sta e vuole chiarire la sua posizione pubblicamente fornendo una ricostruzione dei fatti diametralmente opposta alle ipotesi di indagine – che ovviamente proseguono e potrebbero effettivamente concludersi con una archiviazione e senza alcun processo, proprio perchè si accerterebbe che non è stato commesso alcun reato.
Hanachi racconta che tutto sarebbe partito da una sua segnalazione alla trasmissione Striscia la Notizia a proposito di un filmato, mostrato da diversi Media italiani, nel quale si parlerebbe di terroristi dell’Isis in attività in Tunisia, terra d’origine.
Hanachi è sorpreso ed approfondisce scoprendo che, in realtà, il filmato risale al 2013 e non al 2016 come riferito dai Media. Per questo motivo scrive a Striscia la Notizia per evidenziare l’errore e la trasmissione di Antonio Ricci realizza un servizio proprio sull’argomento rivelando quella che ha tutta l’aria di essere una fake news.
Un successo per l’operaio tunisino che intendeva solamente “difendere” l’immagine del proprio Paese d’origine, terra di pace e non certamente un covo di fondamentalisti.
Per estendere ancor  più la diffusione della “bufala” smentita, Hanachi pubblica su Facebook la precisazione allegando, però, il video.
Una “leggerezza” che, di fatto, gli costa l’indagine culminata, nel settembre scorso, in una perquisizione domiciliare con sequestro di due computer e un cellulare.
Un intervento che lo stesso Hanachi precisa essere stato svolto con “gentilezza e correttezza” da parte delle forze dell’ordine e che certamente non pensava potesse trasformarsi in una notizia come quella letta nei giorni seguenti su giornali e Media, ovvero il suo presunto coinvolgimento in un indagine proprio per terrorismo.
Hanachi respinge con forza il coinvolgimento e condanna senza riserve il terrorismo e le sue efferatezze ma chiede anche che il suo Paese d’origine non passi nell’immaginario comune come un “covo di estremisti”.
L’uomo è orgoglioso di aver denunciato e fatto “smentire” il video ma ora si trova, suo malgrado, coinvolto in un’indagine che con ogni probabilità si concluderà con un chiarimento sulla sua totale estraneità.
Anche a Perinaldo, il paese dove vive con la famiglia, tutti sono concordi nel considerarlo una persona per bene, un gran lavoratore e assolutamente estraneo a qualunque forma di “estremismo” e lo difendono tutti e sperano che possa presto mettere la parola fine su questa brutta aventura.