Santa Margherita Ligure (Genova) – Un incontro-convegno per conoscere la storia della massoneria a Chiavari e nel Tigullio. Un viaggio nella storia di una delle associazioni “segrete” più antiche e, in particolare, nel periodo tra Napoleone e il Fascismo. L’appuntamento è per sabato 13 gennaio allo Spazio Aperto di via dell’Arco, alle 16, con la partecipazione di Agostino Pendola, storico ed autore di un libro sull’argomento.

Il 24 giugno 1717, nella popolare locanda The Goose & Gridiron di Londra, si riunirono alcuni “fratelli” per dare vita alla prima organizzazione moderna della Libera Muratoria: era il Solstizio d’Estate, San Giovanni Evangelista; lo sbarco nel Tigullio avvenne solo novant’anni dopo. Nel 1806, in pieno periodo francese, a Chiavari fu consacrata la Loggia Saint Jean des Apennins.
E’ partendo da questa data che Agostino Pendola ricerca le radici della Massoneria nel Tigullio, il suo sviluppo e il suo intrecciarsi con la storia e la politica locali, documentando il risultato dei suoi studi in un libro che ripercorre gli anni dalla dominazione napoleonica alla repressione fascista.
In un’Italia divisa ma ancora per poco (1859) a Chiavari fu fondata una loggia massonica ben collegata ad altre realtà italiane e straniere: francesi, ma soprattutto sud americane, il Perù, al Grande Oriente del quale restò affiliata per alcuni anni.
Una Massoneria, quella chiavarese, che è stata sempre una realtà molto ristretta, essenzialmente borghese, mentre nelle altre parti della Liguria era molto più operaia.
Ancora più ristretta negli altri centri del Tigullio dove comunque, come a Rapallo, si ebbe, a fine Ottocento, una associazione ben inserita nei circoli massonici genovesi e nazionali, con qualche interessante risvolto sammargheritese.

Agostino Pendola sarà ospite dell’Associazione “Spazio Aperto di Via dell’Arco” per parlare di una parte di storia poco nota, che comunque ebbe un peso nella realtà locale: i massoni locali ebbero un ruolo rilevante per la realizzazione dei monumenti a Mazzini e a Garibaldi che ancora oggi vediamo.