Sigarette provocano gravi malattie
Sigarette provocano gravi malattie

Roma – La Legge contro il fumo negli ambienti di lavoro compie dieci anni e festeggia con un importante risultato: una riduzione del numero degli infarti di oltre il 12%.
Il 10 gennaio 2005 diventava operativo in Italia l’articolo 51 della Legge 3/2003 che tutela chi non fuma e vieta le sigarette nei luoghi di lavoro e di svago, una legge che ha segnato una svolta culturale oltre che un progresso per la Salute pubblica.
Gli italiani hanno prima polemizzato per la riduzione degli spazi dove i fumatori potevano accendersi le sigarette ma poi, pian piano, la sensibilità è cresciuta e le proteste si sono attenuate.
Un risultato concreto è stato raggiunto e registrato dalle statistiche sulla salute degli italiani che, in questi anni, hanno visto calare il numero degli infarti di circa l’11-13% con evidente beneficio di un sistema sanitario che registra la morte prematura, a causa del fumo, di circa 80mila italiani ogni anno.
Ora 15 organizzazioni tra cui l’Enea e Codacons, festeggiano questo decennale presentando una iniziativa diretta alla scuola per crescere una nuova generazione di cittadini non fumatori.

“Vogliamo spiegare che l’uso del tabacco non fa parte della normale esistenza degli umani ma è un artefatto creato ad arte da chi trae lauti guadagni da una dipendenza del 20%-25% della popolazione – afferma Girolamo Sirchia, Presidente della Consulta – Per questo motivo abbiamo realizzato uno strumento innovativo di promozione della salute, un film interattivo dal titolo The Answer – la risposta siamo noi. Si tratta di un percorso didattico-educativo per i ragazzi, le loro famiglie e la comunità. Il film è finanziato dalla Fondazione “Il Sangue” di Milano e da donazioni private.