Influenza - Picco a fine gennaio
Influenza – Picco a fine gennaio

Roma – Il picco degli ammalati di influenza potrebbe arrivare in anticipo rispetto alle previsioni. Ne sono convinti gli esperti che sino a pochi giorni fa si aspettavano l’impennata dei casi di influenza per la prima metà di febbraio mentre adesso, dopo l’ondata di freddo intenso che sta attraversando in questi giorni l’Italia, prevedono un anticipo del fenomeno di almeno due settimane.
Il picco potrebbe arrivare proprio in chiusura del mese di gennaio e quasi certamente causerà molti disagi negli ospedali dove i reparti di rianimazione ed emergenza sono già sotto stress da settimane proprio a causa del’influenza.
Il virus responsabile dell’epidemia di quest’anno, infatti, non è particolarmente forte e “cattivo” ma colpisce in modo molto particolare le vie respiratorie e causa nei pazienti più deboli, delle insufficienze respiratorie che possono essere trattate solo in reparti specializzati e dotati di apparecchiature “cuore-polmone” che supportano la respirazione e la circolazione sanguigna.
Purtroppo il numero di posti letto in questi centri non è elevato e tagli alla spesa sanitaria e crisi ne hanno ridotto ancor più la disponibilità.
Per questo motivo i medici temono l’arrivo del picco che porterà ad un aumento considerevole dei malati e, ovviamente, dei pazienti che necessitano di trattamenti particolari.
Al picco, normalmente presente ogni anno, si aggiungerà anche il fatto che la campagna di vaccinazione anti-influenzale è stato un “flop” a causa delle allarmanti notizie diffuse sulla presunta pericolosità del vaccino.
La morte di diverse persone in tutta Italia, inizialmente attribuita al vaccino e poi smentita, ha spinto molti dei soggetti che normalmente si vaccinano (anziani, bambini e malati) a rinviare o annullare l’appuntamento con il medico.
Il minor numero di persone vaccinate aumenterà quindi la forza dell’influenza e la sua diffusione.