Trezzano (Milano) – Lettere di minacce, vetrine rotte e case bruciate. Questo, secondo il primo cittadino di Trezzano, comune della cintura milanese, è il panorama sconsolante nel quale si trovano a lavorare i sindaci della provincia milanese.
“I sindaci della cintura di Milano sono lasciati soli – denuncia Fabio Bottero – Abbandonati dal governo centrale nella guerra contro lo strapotere delle cosche calabresi. L’hinterland di Milano è come la Beirut di una volta. Siamo in guerra”.
Parole dure e inequivocabili che il giovane sindaco di Trezzano ha pronunciato anche nel corso del programma “KlausCondicio” in onda su You Tube, denuncia continue intimidazioni.
“In pochi mesi dal mio insediamento – ha denunciato Bottero – sono stato oggetto di violenti minacce e intimidazioni con due lettere anonime firmate con nomi rivelatisi falsi. Lettere in cui gli scriventi dicono ‘Sappiamo tutto di te e di voi. Siete persone sporche, disoneste, volete solo proseguire un sistema corrotto, il sistema Trezzano’”.
Le lettere sono già state consegnate ai carabinieri.
“Le due lettere minatorie – precisa inoltre Bottero – non sono state un caso isolato. Nel mese di agosto, all’indomani di un consiglio comunale sulla legalità nel corso del quale si era parlato di costituire una commissione antimafia, è stata bruciata una casetta in legno di fianco al Comune che veniva usata come deposito vicino all’asilo. Poi, verso la fine di settembre, una seconda casetta, dove teniamo gli orti comunali destinati agli anziani, veniva a sua volta bruciata. Non basta. A una mia consigliera comunale hanno imbrattato il giardino con scritte tipo ‘Trezzano è nostra’. E ancora: vetrine di bar sfondate e divelte da auto in corsa”.
“Evidentemente la nostra azione per la legalità – continua il sindaco di Trezzano sul Naviglio – sta facendo emergere zone grigia, deviate della politica e anche altri aspetti della criminalità organizzata che qui si permette di dettare legge. Le lettere e le azioni violente sono arrivate proprio a cavallo dei provvedimenti che stiamo adottando in Comune per favorire la trasparenza ed evidentemente non sono piaciute. Qualcuno non vuole che si cambi, sia dentro il Comune che all’esterno. Guarda caso, proprio tra settembre e ottobre abbiamo fatto chiudere due sale di slot e scommesse”.
Bottero, infine, ha rivolto un appello al Presidente del Consiglio Renzi: “Matteo, siamo in guerra contro il malaffare, contro tutti i tipi di mafie e contro la ‘ndrangheta, ma siamo terribilmente soli. Contiamo sull’appoggio della cittadinanza, ma lo Stato deve fare la sua parte”.