Couchsurfing – Carabiniere stuprava le ospiti a Padova

Padova – Sarebbero 16 le vittime dello stupratore seriale identificato ed arrestato dopo la denuncia di alcune turiste straniere che avevano raccontato di essere state drogate e stuprate dall’uomo che le aveva ospitate in casa.
L’autore degli stupri sarebbe un carabiniere molto attivo sui siti on line che offrono un posto dove dormire a turisti giramondo con scarse risorse economiche o che vogliono entrare a contatto diretto con le famiglie dei Paesi che visitano.
Il carabiniere avrebbe somministrato pastiglie di un potente sonnifero per poi abusare di giovani donne che avevano la sfortuna di accettare il suo invito.
L’uomo si difende sostenendo che si sia trattato di sesso consenziente ma la presenza dei farmaci nella sua abitazione ha complicato la sua posizione.
La vicenda è stata raccontata con dovizia di particolari nel numero dell’Espresso in edicola oggi e sta scatenando un’ondata di indignazione nei siti on line che offrono il servizio di Couchsurfing, molto diffuso nei paesi nordici e in America.
Ogni anno sono migliaia i giovani che visitano il mondo dormendo nelle abitazioni di persone e famiglie che accettano di ospitarli in cambio di cifre simboliche o dello “scambio” del favore.
I racconti delle vittime sono tutti abbastanza simili e riportano di un uomo molto gentile e premuroso che le accompagna in giro per la città e che poi le invita a bere un “vino speciale” che, secondo l’ipotesi di accusa, contiene una sostanza che fa perdere i sensi alle giovani donne.
A questo punto scattava l’abuso e le ragazze si risvegliavano semi-nude nel proprio letto o addirittura in quello dell’ospite.
Secondo l’accusa lo stupratore seriale avrebbe approfittato persino di una ragazza di 16 anni australiana che viaggiava con una sorella e con la madre.