Tute anti contaminazione
Tute anti contaminazione

Genova – Un traffico di rifiuti pericolosi che viaggiavano via nave dal porto di Genova e di La Spezia verso alcuni paesi africani. Potrebbe allargarsi con clamorosi sviluppi l’indagine avviata dalla procura genovese nei confronti di persone che potevano far uscire dal nostro Paese rifiuti pericolosi a bordo di navi dirette in Nigeria, Togo, Burkina Faso e Costa d’Avorio.
Tre gli indagati sino ad oggi ma gli sviluppi delle indagini potrebbero portare presto a importanti sviluppi internazionali che confermerebbero anche le numerose altre indagini sul traffico di rifiuti tra i paesi occidentali e ricchi e quelli poveri ed economicamente sottomessi.
Indagati sino ad ora due italiani ed un cittadino nordafricano ma le indagini proseguono velocemente e su diversi fronti.
Gli uomini delle fiamme gialle hanno consegnato gli avvisi di garanzia con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti e falsità ideologica con l’aggravante del reato internazionale.
Agenti marittimi senza scrupoli erano in grado di falsificare i documenti di carico di container in partenza per l’Africa e che in realtà contenevano rifiuti pericolosi e tossici che aziende senza scrupoli volevano smaltire in Paesi dove le normative sono meno restrittiva o, peggio, dove si può comprare il silenzio di funzionari e forze dell’ordine.
In diversi casi, secondo le indagini, i rifiuti venivano nascosti tra altra merce mentre in altri venivano stivati in furgoni e autoarticolati che venivano poi spediti verso i paesi africani.