Milano – E’ datata 29 dicembre 2013 la lettera che Silvio Berlusconi scrisse a ciascuna delle 20 ragazze che frequentavano la sua casa e le sue feste, chiamate poi ‘olgettine’ perché tutte mantenute dall’ex premier all’interno di un elegante residence in via Olgettina, a Milano, ed oggi indagate nell’inchiesta ‘Ruby ter’. Si trattava di una sorta di lettera ‘d’amore’, in cui l’ex cavaliere dichiarava ad ogni ragazza il proprio affetto per lei, ma di fatto la scaricava, spiegandole perchè, da quel momento, non avrebbe più potuto aiutarla economicamente. E il contenuto della missiva, tra gli atti depositati dalla Procura di Milano al Tribunale del Riesame, è stato reso pubblico in queste ore, eccolo:

Cara, sarai venuto a conoscenza che da alcune settimane sono state depositate le motivazioni relative agli incredibili processi sulle cene in casa mia. Inutile dirti che non c’e’ nessun riguardo per te e per gli altri ospiti delle nostre cene e che continua su di noi l’ignobile denigrazione che tutti abbiamo assurdamente dovuto subire. Ma c’è qualcosa in più. C’è che l’aiuto che io, seguendo l’impulso della mia coscienza, ho continuato a dare a te e alle altre ospiti per lenire gli effetti della devastazione che questi processi hanno causato alla vostra immagine, alla vostra dignità, alla vostra vita, rischia di essere incredibilmente strumentalizzato ipotizzando addirittura dei possibili reati a carico non solo mio ma anche vostro. A questo punto i miei legali pur comprendendo la generosità e l’altruismo della mia iniziativa, mi invitano con assoluta determinazione, a non continuare con il sostegno economico mensile, perchè si potrebbe attribuire al mio aiuto e alla mia accettazione una finalità diversa da quella reale. Per queste ragioni sono obbligato a sospendere da gennaio ogni mio contributo. Sono sicuro che tu sei consapevole di quale attacco mi è stato inflitto da una magistratura militante, che fa un uso politico della giustizia per eliminare l’unico ostacolo che si è opposto e che si oppone alla definitivaberlusconi arrabbiato presa del potere da parte della sinistra. Questa e’ l’Italia di oggi. Un’Italia senza giustizia, dove per avere giustizia devi rivolgerti alla Corte Europea di Strasburgo come sto facendo per correggere l’assurda e l’indegna sentenza del primo agosto. Mi spiace, mi spiace tanto. Spero, a processo finito, di poterti rivedere e riabbracciare. Ti voglio bene.
  Silvio“.