“Sarebbe un atto gravissimo – spiega il capogruppo dei deputati di Sel a Montecitorio, Arturo Scotto – che ha precedenti solo nella legge truffa del 1953. Un indebolimento della funzione del Parlamento ridotto a passacarte, un vero e proprio golpe istituzionale. Il governo eviti strappi gratuiti che rischiano di segnare un punto di non ritorno”.
E di “Gravissimo strappo costituzionale” si parla anche nella missiva inviata al Capo dello Stato dal presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, a nome del gruppo azzurro di Montecitorio, dove viene fatto un appello “Perchè non si compia un simile attentato alla vita democratica della Repubblica”.
Anche il capogruppo della Lega Nord alla Camera Massimiliano Fedriga ha inviato una lettera a Mattarella per sottoporgli le “preoccupazioni” dell’intero gruppo leghista nel caso dovessero essere confermate le dichiarazioni di esponenti del governo in relazione a una possibile questione di fiducia sull’Italicum.
Mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, nella sua lettera al Presidente della Repubblica gli chiede “Un autorevole intervento affinchè questa ipotesi venga scongiurata lasciando il posto a un approfondito, sereno e proficuo esame parlamentare che possa esprimere un testo di legge largamente condiviso”.