Torino – “È sempre stato un padre molto a
Anzi, oltre alle forze dell’ordine ed a tutti coloro che in questi 3 giorni di angoscia hanno lavorato senza sosta per trovare e fermare l’uomo in fuga con il piccolo, ha ringraziato anche lui, il marito, perché, ha spiegato: “In fondo si è comportato bene con nostro figlio. L’ha nutrito, l’ha cambiato, e non credo che sia stato un compito facile. È un bravo papà davvero, l’ho visto con i miei occhi. È riuscito a prendersi cura del nostro bambino durante tutto il viaggio. Questa è la cosa più importante”. Tra le altre cose però ha anche aggiunto: “Io credo che abbia bisogno soprattutto di farsi aiutare”. Enzo Costanza infatti soffrirebbe di alcuni disturbi psichici e sarebbe vittima di manie di persecuzione, e ultimamente aveva smesso di assumere i farmaci prescritti.
Intanto Costanza, che avrebbe dichiarato di voler raggiungere il santuario di Santiago di Compostela, è stato scarcerato dal tribunale di Albacete, dove stamattina si è tenuto il processo per direttissima conseguente all’arresto per sottrazione di minore, che ha ritenuto che non ci sono gli estremi per trattenerlo in carcere.
Costanza rientrerà in Italia con i familiari, appena sbrigate le pratiche burocratiche successive alla scarcerazione. Secondo quanto appreso, non viaggerà però con la moglie Stefania e il neonato, trovato fortunatamente in ottima salute, che torneranno a Torino separatamente.
Poi, una volta in Italia, l’impiegato sarà interrogato dal pm titolare dell’inchiesta in cui l’uomo è indagato per sottrazione di minore. Il reato ipotizzato potrebbe però cambiare in base alle valutazioni della procura successive all’interrogatorio. Al rientro in Italia, comunque, il fuggitivo non rischia l’arresto: ottenuta la scarcerazione in Spagna è infatti un uomo libero.